Economia

Alert Spagna, sorvegliata speciale come l’Italia

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New York – La Spagna sara’ la pedina fatale dell’effetto domino nell’Eurozona? Scenario da non scartare per la quarta potenza economica dell’area, dopo l’appello all’ordine della Commissione in seguito all’esplosione del rapporto tra deficit e Pil all’8,51%.

La via d’emergenza di un piano di aiuti per Madrid resta ancora da scartare, invece, visto che i tassi di interesse sono ai livelli piu’ bassi da novembre 2010.

Jean-Claude Juncker vuole aspettare di vedere quali saranno le prospettive in materia di budget del governo del conservatore Mariano Rajoy, a fine marzo. “Sono persuaso dal fatto che interverra’ un processo di consolidamento delle finanze spagnole”, ha detto il presidente dell’Eurogroupo, ricordando che la Spagna, cosi’ come l’Irlanda, sta attraversando un periodo difficile a causa dello scoppio di una bolla speculativa e non per via di un’esplosione delle sue spese pubbliche.

La questione della disoccupazione dei giovani, secondo Bruxelles, deve essere valutata attentamente, se si vuole trovare una soluzione. In questo senso la riforma del lavoro appena approvata contiene spunti per un cambiamento, abbassando i costi del licenziamento per motivi economici o senza giusta causa.

Sono modifiche giudicate ragionevoli dagli esperti di diritto del lavoro, anche se con immediate conseguenze sociali negative. Nel medio termine dovrebbero avvantaggiare donne e giovani. Faranno anche aumentare il contenzioso. E dunque l’incertezza per il datore di lavore, nemica di nuove assunzioni. In ogni caso, la riforma, sempre secondo gli analisti in materia, andrebbe affiancata a una vigorosa politica in difesa della concorrenza, per ridurre i prezzi sui mercati meno competitivi.

Il capo di governo Rajoy, atteso al summit di Bruxelles, si dovra’ preparare a tempi difficili, perche’ i suoi partner europei si rifiutano di modificare le regole per la riduzione dei deficit e di discutere le misure di sostegno.

“Rajoy ha un obiettivo di revisione del deficit per il 2012. Il problema e’ che non otterra’ quello che vuole”, ha confidato una fonte diplomatica all’Agence France Press, chiedendo di restare anonima.

Quel che e’ certo al momento e’ che il rafforzamento dei muri di fuoco anti-crisi europei avviene largamente con l’idea di Madrid fissa in testa.

Intanto gli studenti sono scesi in piazza per protestare contro le scelte del governo. Ieri a Barcellona e a Valencia ci sono state anche due grandi manifestazioni per protestare contro i tagli all’istruzione e le cariche della polizia in un’altra manifestazione che si era tenuta a Valencia due settimane fa.
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Ci sono stati episodi di violenza, vetrine rotte, macchine distrutte, banche assaltate, e alla fine della giornata si sono contati 12 feriti e 12 arrestati, tra cui due minorenni. Questa mattina gli studenti della Universidad AutĂłnoma de Barcelona (UAB) hanno continuato a manifestare nelle strade intorno al campus, che è il centro delle proteste, mentre un centinaio di persone, secondo quanto riporta El PaĂ­s, hanno passato la notte nel rettorato dell’Universita’.