*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell’allegato n.3 al
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(WSI) –
In Germania oggi è atteso l’indice Zew di gennaio che, alla luce delle continue tensioni sul mercato monetario e finanziario, potrebbe continuare a evidenziare un calo. Negli Usa attese le vendite al dettaglio di dicembre, importanti per testare l’andamento dei consumi nell’importante periodo delle vendite natalizie che rappresentano circa il 30% del totale delle vendite annue.
Tassi di Interesse: in area Euro i tassi di mercato hanno registrato un calo interessando tutta la curva, portando lo spread 2-10 anni oltre i 37 pb. Al ribasso potrebbe aver contribuito anche la contrazione mensile della produzione industriale dell’area euro di novembre, che ha risentito del calo registrato nelle principali economie dell’area. Oggi l’attenzione sarà focalizzata sull’indice Zew e sui dati statunitensi. Sul decennale l’area di supporto si colloca in prossimità del 4%. Negli Usa tassi di mercato in lieve calo e sempre prossimi al 3,75% sul segmento decennale, malgrado le notizie più confortanti sul fronte trimestrali dopo i favorevoli dati di Ibm che hanno consentito al titolo di recuperare circa il 5%.
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Gli operatori sono però più attenti a valutare i dati del comparto bancario, a partire oggi da quelli di Citigroup da cui sono attese svalutazioni di bilancio che, secondo Cnbc, potrebbero arrivare fino a 24Mld$. Allo stesso tempo potrebbe essere annunciato un taglio di circa 20.000 unità oltre anche alla riduzione del dividendo. Infine la trimestrale potrebbero ufficializzare le voci degli ultimi giorni in merito ad una cospicua ricapitalizzazione mediante il ricorso ai fondi sovrani, ad esclusione di quello cinese.
L’anziano ex presidente della Fed Greenspan ha dichiarato che gli Usa sarebbero molto vicini all’entrata in recessione. Gli operatori temono tale ipotesi che diventa però sempre più verosimile. Di conseguenza stanno aumentando fortemente le attese per un taglio anche di 75pb il prossimo 30 gennaio. In questo contesto il dato sulle vendite al dettaglio di dicembre unito ai dati trimestrali di Citigroup potrebbero oggi offrire il terreno fertile per portare tali attese anche oltre il 50%. Il tasso decennale in questo caso potrebbe forare al ribasso il supporto più volte indicato a quota 3,75%.
Valute: Dollaro in deprezzamento verso Euro sulla scia di timori di effettiva entrata in recessione degli Usa e sull’aumento delle attese di un taglio anche di 75pb a fine mese da parte della Fed. La principale resistenza si colloca in prossimità di 1,4945/1,4967. Yen in apprezzamento sui mercati valutari grazie alla debolezza dei listini azionari asiatici. Verso Dollaro il cross si trova prossimo al supporto 107,23, livello minimo raggiunto lo scorso novembre.
Qualora fosse superato al ribasso, l’area 105 potrebbe essere il prossimo obiettivo. Verso Euro il cross si è riportato in prossimità dell’importante livello 160-159,75. Qualora fosse superato al ribasso, il cross potrebbe spingersi fino a 155. L’apprezzamento verso Euro potrebbe in parte ricollegarsi anche al forte flusso di cedole su titoli governativi europei (stimati in circa 60Mld$) pagati questa settimana e verosimilmente rimpatriati.
Materie Prime: rialzi generalizzati tra le materie prime grazie alla debolezza del Dollaro che ne aumenta l’appetibilità agli occhi degli investitori esteri. Ennesimo record dell’oro che ha messo a segno un nuovo record poco sotto i 916$/oncia. In rialzo il prezzo del greggio grazie alla debolezza del biglietto verde, ma anche alle tensioni mediorientali tra Usa ed Iran. In rialzo anche i metalli industriali guidati dal piombo (+4,1%) e nichel (+2,2%). Tra gli agricoli balzo del mais (+3,4%) a nuovi livelli record dopo che lo scorso venerdì l’Usda ha previsto per il 2008 un ribasso delle scorte mondiali ai minimi dal 1984.
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