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Alert, nuovi record per spread Portogallo e Irlanda

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato hanno chiuso la sessione di ieri con un restringimento dello spread a 146 pb da 150. Gli spread sui periferici sono tornati a salire, con quello irlandese e portoghese che in mattinata hanno messo a segno un nuovo massimo e quello greco che resta intorno ai 900 pb.

Il commissario agli Affari Economici e Monetari Rehn, in visita in Irlanda, ha dichiarato che il paese non ha fatto richiesta di aiuti. Il governo irlandese ha recentemente annunciato un piano di riduzione del deficit di 6Mld€ per il 2011 con l’obiettivo di portare il deficit/Pil sotto il 3% (dall’11,9%) entro il 2014.

Restano alte le tensioni in Portogallo in attesa dell’ultima asta dell’anno di mercoledì. L’agenzia del debito portoghese ha dichiarato che il Portogallo ha effettuato oltre il 93% delle emissioni previste per l’anno e che annuncerà il piano di emissioni per il 2011, atteso dopo l’approvazione della legge di bilancio, non dovrebbe essere distante da 21Mld€. La Bce oggi drenerà 64 Mld€, dopo aver acquistato la scorsa bond governativi per 711 Mln€, dopo tre settimane di arresto del programma.

La Merkel, in un’intervista ad FT prima dell’incontro del G20, si è schierata contro la proposta degli Stati Uniti di porre un target sul livello massimo della bilancia dei pagamenti, mostrando preoccupazione sul possibile ritorno al protezionismo. Trichet, in occasione della riunione della BRI, ha dichiarato che nessun paese sta attivamente perseguendo politiche per indebolire la propria valuta e che forti oscillazioni dei cambi potrebbero compromettere la crescita globale.

Negli Usa giornata sostanzialmente di attesa prima del G20 del prossimo giovedì, in vista del quale si sono amplificate le critiche alla recente decisione della Fed. In particolare Warsh (membro votante), in un articolo pubblicato sul Wsj, ha manifestato il suo dissenso verso la decisione, definendola troppo rischiosa rispetto ai benefici che potrebbe apportare. Sulla stessa linea Fisher, presidente della Fed di Dallas e membro votante dal prossimo anno, secondo cui la Fed potrebbe aver prescritto la “medicina sbagliata” aggiungendo che sarebbe sbagliato non tenere conto delle conseguenze sul resto del mondo nel valutare i pro ed i contro delle decisioni Fed.

Bullard, membro votante Fed che aveva sostenuta l’ipotesi di una decisione in forma più graduale, ha dichiarato che gli effetti saranno visibili non prima di 6 mesi. Nel frattempo ieri Obama nel corso del suo viaggio in India, in modo piuttosto insolito per un presidente Usa, ha manifestato la sua approvazione per la mossa Fed dichiarando che “…il mandato della Fed ed il mio è di far crescere l’economia, risultando positivo non solo per gli Usa ma anche per il mondo intero”.

Le critiche alla Fed sono piuttosto forti sia da parte della Germania sia da parte della Cina, dove il vice ministro delle finanze Zhu Guangyao ha richiamato l’attenzione sui rischi posti dai 10.000Mld$ di “denaro caldo” in giro per il mondo. Nel frattempo il report trimestrale della Fed riferito al periodo fino a settembre 2010, ha evidenziato un allentamento dei criteri adottati per l’erogazione del credito.

Valute: dollaro in apprezzamento vs euro sulla scia di due fattori principali: 1) il riacutizzarsi di segnali di tensione in area Euro; 2) prese di profitto dopo la manovra Fed ed in prossimità dell’importante G20 di giovedì. Nel breve il primo livello di supporto si colloca in prossimità di 1,3750.

Apprezzamento dello yen vs euro e dollaro dopo che la Cina ha dichiarato che limiterà l’afflusso di capitale speculativo nel paese, aumentando così l’avversione al rischio tra gli operatori, con conseguente ritracciamento delle borse asiatiche dai massimi da 2 anni. Verso dollaro il cross continua a stazionare sopra il supporto in area 80. Verso euro il supporto per oggi si colloca a 111,60. Yuan in deprezzamento verso dollaro per il secondo giorno consecutivo.

Materie Prime: giornata positiva per gli energetici guidati dal gas naturale (+3,8%) su attese di temperature sotto la media nei prossimi giorni negli Usa nelle prossime 2 settimane. Lieve rialzo per il greggio Wti (+0,2%). Nuovo record dell’oro oltre i 1410$/oncia.

Secondo i dati forniti dall’Economic Times, le importazioni indiane di oro (primo consumatore al mondo) nella settimana conclusasi ieri sarebbero aumentate del 25%, in corrispondenza dell’incremento della domanda per gioielli coincidente con il festival di Diwali.

Prosegue la corsa dell’argento (+2,6%) sui massimi dal marzo 1980. Deboli invece i metalli industriali con il solo rame che ha chiuso in lieve rialzo (+0,1%). Tra gli agricoli ennesimo record per il cotone (+2,8%). In rialzo cacao (+2,2%) e caffè (+1,4%).

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