ALERT INFLAZIONE: LA FED ALZERA’ I TASSI USA ALLA STESSA VELOCITA’ A CUI LI HA TAGLIATI NEL 2008
(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti sul breve e calati sul lungo con lo spread 2-10 anni sceso a 198 da 203pb. L’Italia ha collocato 5 Mld€ del nuovo Btp benchmark a 10 anni ottenendo una richiesta 1,44 volte superiore all’offerta. In seguito al cambio del benchmark di riferimento, lo spread Btp-Bund si attesta questa mattina intorno agli 87pb.
Il collocamento del Btp ha rivitalizzato un poco il BTP future quotato sull’Eurex che ha scambiato circa 7300 contratti, il valore più alto ad eccezione del primo giorno di scambi (14 settembre). Oggi c’è attesa per l’annuncio dei risultati dell’asta di rifinanziamento a 12 mesi della BCE. Se puo’ interessarti, in borsa si puo’ guadagnare con titoli aggressivi in fase di continuazione del rialzo e difensivi in caso di volatilita’ e calo degli indici, basta accedere alla sezione INSIDER. Se non sei abbonato, fallo ora: costa solo 76 centesimi al giorno, provalo ora!
Secondo il consenso di Bloomberg News, la richiesta delle banche sarà notevolmente inferiore ai 442Mld€ dello scorso giugno, attestandosi a 175Mld€. L’asta successiva è in programma per il 15 dicembre. E’ attesa oggi anche la riapertura del due anni tedesco per 5 Mld€. Questa mattina il WSJ segnala che, in base a fonti anonime, la Boe non starebbe programmando nessuna variazione imminente del tasso di remunerazione dei depositi. Nei giorni scorsi si erano diffuse voci che la Boe possa imitare la banca centrale svedese che applica un tasso di interesse negativo sui propri depositi (ossia le banche svedesi pagano per avere il “privilegio” di depositare presso la Sveriges Riksbank).
Sul fronte macro gli indicatori di fiducia relativi all’area Euro hanno evidenziato un miglioramento nel mese di settembre. Oggi sono attesi i dati relativi ai prezzi al consumo di settembre per l’Italia e l’intera area. Sul decennale governativo il supporto si colloca a 3,20%. Negli Usa i tassi di mercato hanno chiuso poco variati. I dati macro sono risultati contrastati poiché i prezzi delle abitazioni a luglio sono calati al ritmo minore dal febbraio 2008 su base tendenziale, mentre la fiducia dei consumatori di settembre è calata in modo inatteso. Lieve ribasso per le borse Usa.
L’FDIC (Federal Deposit Insurance Corp) ha proposto che le banche anticipino i propri contributi al fondo fino al 2012, consentendo all’agenzia di raccogliere circa 45Mld$. Secondo le nuove stime, i costi per i fallimenti bancari saranno circa 100 Mld$ fino al 2013, in aumento dai 70Mld precedentemente stimati. L’agenzia a fine giugno era rimasta con solamente 10,4Mld$ a causa del fallimento di 95 banche e lo staff stima che alla fine di questo trimestre il bilancio sarà negativo.
Plosser, membro non votante del FOMC e presidente della Fed di Filadelfia, ha dichiarato che la banca centrale dovrebbe essere rapida a togliere liquidità dal sistema per evitare di innescare un’inflazione simile a quella degli anni ’70. Potrebbe essere necessario intervenire molto prima che il tasso di disoccupazione ed altri indicatori di utilizzo delle risorse siano tornati alla normalità. L’inflazione potrebbe cominciare a salire nel secondo semestre 2010. Il presidente della Fed di Dallas, Fisher,ha dichiarato che quando sarà il momento, la Fed aumenterà i tassi alla stessa velocità con cui li ha tagliati, qualora fosse necessario. Se puo’ interessarti, in borsa si puo’ guadagnare con titoli aggressivi in fase di continuazione del rialzo e difensivi in caso di volatilita’ e calo degli indici, basta accedere alla sezione INSIDER. Se non sei abbonato, fallo ora: costa solo 76 centesimi al giorno, provalo ora!.
Sul fronte macro oggi è attesa la lettura finale del Pil del secondo trimestre, il Chicago Pmi di settembre e i discorsi di due membri votanti della Fed. Questa mattina il Fmi ha rivisto al ribasso la stima sulle perdite bancarie globali nel periodo 2007/10 a 3.400 Mld$ dai 4.000 Mld$ stimati ad aprile, dichiarando che i rischi sistemici sono stati sostanzialmente ridotti. Ha aggiunto che le banche Usa hanno registrato circa il 60% delle perdite attese, mentre quelle europee solo il 40%.
Valute: le prese di profitto sulle borse hanno dato luogo ad un apprezzamento del Dollaro vs Euro con il cross che tuttavia è stato respinto dal supporto in prossimità di 1,4530, livello da monitorare per oggi. Al rialzo le resistenze più vicine si collocano a 1,4650 e 1,4720. Dopo il deprezzamento di ieri, lo Yen è tornato ad apprezzarsi leggermente nel corso della notte sia verso Euro sia verso Dollaro. Verso Euro il supporto si colloca a 129,80, la resistenza a 132.
Materie Prime: lieve calo ieri per il greggio WTI (-0,2%) sulla scia della debolezza dei listini azionari, in attesa dei dati sulle scorte Usa in programma nel pomeriggio. Lieve rialzo per il gas naturale (+0,9%). Tra i metalli industriali, bene nichel (+2,3%), piombo (+1,2%) ed alluminio (+1%), in calo il rame (-0,6%). Pressoché invariati i preziosi. Contrastati gli agricoli con il calo di cotone (-2,4%) e grano (-1,8%) ed il rialzo di zucchero (+3,6%) e mais (+0,7%).
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