
New York – La piattaforma trading Forex di Reuters (Thomson Reuters Corp.), il secondo sistema elettronico più utilizzato nel mondo dai trader globali di valute, nella giornata di ieri soffre di un black out e diventa inaccessibile, secondo quanto riportano alcuni operatori.
Il sistema Reuters 3000 avrebbe smesso di funzionare intorno alle 14.47 EDT (20.47 italiane), stando alla nota inviata ai clienti dalla stessa Thomson Reuters, per poi ritornare online alle 16.30 EDT (22.30 italiane).
Non immediatamente disponibili per commenti, il portavoce della società ha in seguito emesso un comunicato per email: “abbiamo identificato la causa del problema, nel database di terze parti, ed effettuato una serie di controlli per assicurarci che tale evento non si ripeta”.
Al momento del black out comunque le operazioni degli istituti finanziari non si sono fermate, come nel caso dei trader di Bank of New York Mellon Corp., hanno fatto sapere di aver convogliato le loro operazioni nell’altro importante sistema elettronico di scambio valute, EBS.
Stando agli ultimi dati disponibili, la piattaforma trading di Thomson Reuters nel mese di luglio ha consolidato la posizione di leader contro il maggiore rivale EBS, con media dei volumi giornalieri superiore per il decimo mese di fila.
In luglio il sistema di Reuters avrebbe infatti gestito in media $130 miliardi (-10% rispetto a giugno e -14% rispetto a luglio 2011), contro i $106,7 miliardi di EBS (-22% rispetto a giugno e -41% rispetto a luglio 2011).
Charles St-Arnaud, strategista nel valutario per Nomura a New York, sostiene che il problema di ieri ha reso più difficile effettuare operazioni in valute minori quali il peso messicano, e che a causa della minore liquidità nel mercato lo spread bid-ask era leggermente più elevato del solito.
Da notare inoltre che circa nel momento in cui si è verificato il guasto il cambio EUR/USD, indicatore generale del rischio nel mercato, ha invertito il trend negativo ed è tornato in rialzo.