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(WSI) –
L’obbligazionario europeo ha vissuto
una giornata movimentata. I
bond hanno registrato un ribasso
piuttosto marcato dopo la pubblicazione
del dato – superiore alle attese
– relativo alla creazione di posti di
lavoro negli Usa nel mese di ottobre.
Un movimento temporaneo,
che nel giro di un’ora ha cambiato
direzione passando in rialzo sulle voci
di revisione al ribasso della guidance
per Barclays e dai timori che
le perdite comunicate da Merrill
Lynch non rispecchino la reale esposizione
ai subprime. Rumors che,
sommati a quelli che giovedì parlavano
di un maxi-aumento di capitale
di Citigroup per ripianare le perdite
sui derivati, hanno avuto un grosso
impatto sul sistema.
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Con le Borse in picchiata, l’obbligazionario
ne ha tratto giovamento,
beneficiando della crescente avversione
al rischio. «Sono tornate le paure
per le perdite delle banche sui
subprime», ha commentato un trader.
«Emerge chiaramente che ciò
che guida i mercati in questa fase
non sono i fondamentali economici,
che sono buoni, ma i timori di crisi
di liquidità delle banche». Lo spread
Treasury-Bund si è ridotto e il Bund
è salito ai massimi da una settimana,
senza però rompere il livello di
114,15, il cui sfondamento potrebbe
aprire la strada a un vero e proprio
rally. «La curva dei Btp – segnala un
trader – ha fatto salti di ogni tipo: in
chiusura si sono irripiditi sia il tratto
10-30 anni, sia quello 2-10 anni».
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