Siena – Tassi di interesse: in area Euro la sessione odierna si è aperta con forti tensioni sui periferici che stanno interessando soprattutto Italia e Spagna. Lo spread Italia-Germania si è allineato con quello Spagna-Germania portandosi fino a 416 pb per poi ritornare in prossimità dei 390pb. Il tasso decennale italiano è salito fino al 6,4%.
Oggi, secondo quanto riportato da Bloomberg, che cita una fonte anonima, è attesa una riunione telefonica tra il presidente francese Sarkozy, la Cancelliera Merkel ed il primo ministro spagnolo Zapatero. Secondo la fonte, il presidente francese ieri ha anche parlato con Trichet. I dettagli sui tempi dei colloqui non sono noti.
Inoltre oggi il commissario agli Affari economici e monetari, Rehn, terrà una conferenza stampa sugli ultimi sviluppi della crisi debitoria.
La riunione della Bce di ieri si è conclusa, come nelle attese, con tassi fermi all’1,5%. Trichet nella conferenza stampa successiva ha ribadito che il rischio inflazione resta al rialzo e che si è intensificato il rischio al ribasso sulla crescita.
La Bce ha deciso di introdurre nuovamente l’operazione di rifinanziamento a sei mesi che si terrà il 10 agosto con scadenza 1° marzo 2012, con allocazione piena delle richieste e con tasso fisso pari alla media dei tassi delle operazioni di rifinanziamento principali per il periodo in considerazione. Allo stesso tempo ha annunciato che continuerà le operazioni di rifinanziamento principale con tasso fisso e piena allocazione delle richieste per tutto il tempo necessario ed almeno fino all’ultimo periodo di mantenimento del 2011, ovvero il 17 gennaio 2012. Le prossime operazioni a tre mesi, con le stesse modalità attuali, si terranno il 26 ottobre, 30 novembre e 21 dicembre.
Relativamente al programma di acquisto di bond Trichet ha dichiarato che continuerà ad essere attivo, non escludendo il suo utilizzo proprio durante la conferenza. Dopo tale dichiarazione è stata diffusa una notizia secondo cui la Bce avrebbe acquistato titoli irlandesi e portoghesi. Trichet ha precisato che la decisione sui tassi è stata unanime, mentre quella sul programma di acquisto è stata a larga maggioranza, evidenziando quindi la presenza di alcuni membri contrari alla sua prosecuzione.
Dopo la riunione il capo della Bundesbank, Weidman, ha dichiarato di essersi opposto all’utilizzo del piano di acquisto di bond. Ribadiamo la nostra attesa di un mantenimento dei tassi fermi fino alla fine dell’anno.
Negli Usa la giornata di ieri ha visto il peggior calo per l’indice S&P 500 dal febbraio 2009 sulla scia del timore tra gli operatori di una ricaduta dell’economia statunitense.
Il forte nervosismo ha spinto infatti ad acquisti di treasury che hanno interessato soprattutto la parte a lunga della curva con il tasso a dieci anni sceso sotto il 2,4%. Da segnalare inoltre il nuovo record storico del tasso a due anni sceso fino in prossimità dei tassi Fed Fund.
Sul fronte azionario tutti gli indici hanno annullato i guadagni da inizio anno con gli operatgori che hanno venduto principalmente i settori legati al comparto delle materie prime. La forte volatilità del mercato si è riflessa nelle quotazioni del Vix che ha toccato il livello massimo da giugno dello scorso anno.
Il dato sul mercato del lavoro di oggi assumerà dunque un’importanza rilevante per capire lo stato di salute effettivo dell’economia. Qualora questo sorprendesse in positivo le stime degli analisti, non è da escludere un forte recupero dei listini azionari, considerato anche l’attuale situazione di ipervenduto.
Valute: il dollaro ieri si è apprezzato verso euro sulla scia delle tensioni sui mercati. Questa mattina si è assistito ad un rialzo della moneta unica in concomitanza di uno spike del franco svizzero dopo che il governatore della SNB ha definito l’apprezzamento del franco “assurdo” e non ha escluso ulteriori misure. Per oggi il supporto si colloca in area 1,40, mentre la resistenza da monitorare si colloca a 1,4370. La giornata odierna potrebbe essere molto volatile a causa degli sviluppi in area Euro e dei dati sul mercato del lavoro Usa.
Yen in apprezzamento vs euro e dollaro sulla scia dei ribassi delle borse mondiali. Le resistenze collocate a 80 (verso dollaro) e 114 (verso euro) ieri sono riuscite a contenere il deprezzamento iniziato dopo l’intervento del Giappone. Tali livelli restano validi anche per oggi.
Materie Prime: giornata negativa per le materie prime sulla scia delle forti vendite sugli asset rischiosi. Dal calo non si sono salvati neppure i preziosi, guidati al ribasso dall’argento (-5,8%). Alcuni investitori potrebbero aver venduto i metalli per coprire le perdite in altri mercati.
Forte calo anche del petrolio con il Brent ed il Wti che hanno perso oltre il 5%. Male anche la maggior parte degli agricoli ed i metalli industriali. Il ribasso sta proseguendo anche questa mattina sul petrolio, mentre i preziosi sono misti.
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