NEW YORK (WSI) – Ripresa sì, ma a passo lento. La pensano così gli analisti appartenenti AIAF-Associazione Italiana degli Analisti e dei Consulenti Finanziari che, in un sondaggio condotto dall’associazione insieme all’agenzia finanziaria Radiocor, si dicono cautamente ottimisti sulle prospettive di crescita del paese.
In particolare, se il 36,5% dei partecipanti al sondaggio AIAF – Radiocor ritiene, infatti, che la crescita economica del nostro Paese nei prossimi 12 mesi sarà positiva ma non superiore allo 0,5%, il 47,6% è ottimista e prevede entro la metà del 2016 una crescita compresa tra lo 0,5% e l’1%.
Per spiccare il tanto atteso ‘balzo’ mancano, segnalano alcuni analisti di Aiaf, norme anticorruzione, sgravi fiscali per le aziende dinamiche, una politica di lungo termine per il Sud. Nel frattempo, secondo una larga maggioranza degli esperti (il 73,81%), ritiene che l’inflazione nei prossimi dodici mesi tornerà su un terreno positivo ma non si discosterà molto dallo zero. Solo il 15,87% stima che possa avvicinare l’1%.
Farà invece ancora freddo sul fronte dei consumi: il 45,24% sostiene che rimarranno sostanzialmente stabili e il 38,1% li vede crescere meno dell’1%. E’ diffusa l’idea che la domanda, se non ci sarà un vero ribasso delle tasse, non tornerà a crescere.
Poche soddisfazioni arriveranno anche dal mercato del lavoro dove, nonostante il Jobs Act, pochi analisti intravedono un forte miglioramento. La maggioranza (51,59%) vede la disoccupazione ferma sui livelli attuali, mentre la quota di chi la stima in calo si è attestata sul 35,71%.
Per quanto riguarda infine la direzione dei tassi di rendimento sui titoli di Stato nei prossimi dodici mesi la maggioranza, il 52,38%, ha risposto che rimarranno stabili. Addirittura il 19,84% li vede in ulteriore ribasso, dato che si contrappone a quello degli ottimisti (26,19%) che li prevede in moderato rialzo e ai super-ottimisti (1,59%) che mettono in conto un possibile forte rialzo. (mt)