I titoli dell’energia elettrica e del gas naturale sono stati i protagonisti, sia in negativo, che in positivo nel 2001.
Infatti nonostante la crisi energetica californiana e il caso Enron, nella speciale classifica stilata dalla celebre rivista Fortune, il settore ha registrato, negli Stati Uniti, la maggiore crescita delle vendite, +44,2%.
Gli altri settori ad aver messo a segno tassi di espansione del fatturato superiori al 20% sono quello alimentare, +29,2%, quello dei prodotti e dei servizi per le imprese farmaceutiche, +24,8%, e quello delle costruzioni, +22%.
Le peggiori, invece, sono state le società del comparto semiconduttori e componenti elettronici, che hanno registrato un calo del giro d’affari del 16,2%.
Tra i colossi del settore, con le performance maggiormente negative, troviamo nell’ordine Micron Technology (MU – Nyse), con vendite in calo del 38%, Texas Instruments (TXN – Nyse), -31%, Applied Materials (AMAT – Nasdaq), -23%, e Intel Corp. (INTC – Nasdaq), -21%.
Bene invece, Solectron (SLR – Nyse), che, con una crescita delle vendite del 32%, si conferma al secondo posto per fatturato nel settore, alle spalle di Intel.
Bene anche SCI Systems, acquisita da Sanmina (SANM – Nasdaq), Jabil Circuit (INTC – Nasdaq) e la stessa Sanmina, che, cresciute nell’ordine del 5%, 22% e 4%, salgono rispettivamente al terzo, settimo e ottavo posto in classifica per fatturato.
Per quanto riguarda gli utili, i settori che hanno registrato i maggiori tassi di crescita nell’ultimo anno sono ancora quelli difensivi, come quello dei venditori all’ingrosso di cibo e prodotti vari, quello delle costruzioni e quello farmaceutico e dei prodotti per la cura personale: rispettivamente +36,3%, +34,1% e +21,6%.
Il record negativo spetta invece al settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni, che ha visto i profitti crollare del 900,8%.
Tra i peggiori anche il comparto delle compagnie aeree, -338,5%, mentre quello dei semiconduttori e dei componenti elettronici ha registrato un -87,8%.