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ADDIO TELEFONI E CD, IL FUTURO SARA’ SOLO INTERNET

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(WSI) – Tutto il potere a Internet. Bill Gates non ha dubbi. Il fondatore della Microsoft, che nei primi anni Novanta non aveva creduto nell´avvento della Rete costringendo la sua azienda ad un incredibile rincorsa con l´integrazione di Explorer a partire dal sistema operativo Windows 95, è più che mai convinto. «Musica, cinema, informazioni, pubblicità ma anche televisione e telefonia, tutto passerà attraverso Internet», ha sottolineato il chief software architect della Microsoft intervenendo al convegno di chiusura dello Smau.

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Un´edizione di svolta per la fiera milanese che dopo la crisi seguita alla bolla degli Internet stocks ha cercato il rilancio sotto la guida del nuovo patron, Alfredo Cazzola, che ieri ha potuto snocciolare numeri positivi: oltre 44 mila operatori professionali e 130 mila non addetti ai lavori hanno visitato gli stand di oltre 600 aziende.

Per rimarcare ancora di più il significato della rivoluzione digitale Gates ha sancito, davanti alla platea del convegno di chiusura della cinque giorni milanese dell´information technology, la morte del cd: «il compact disc sarà probabilmente l´ultimo supporto fisico che vedremo, perché tutto è destinato a passare attraverso la Rete, soprattutto per il successo del broadband». Il fondatore e presidente della Microsoft è certo che entro cinque anni «la maggior parte degli utenti sarà connessa a banda larga. Già oggi l´Europa sta superando gli Stati Uniti, dove le connessioni broadband sono 39 milioni, e la Cina, che con 34 milioni è in rapidissima crescita». Le previsioni dell´uomo più ricco del Pianeta sono destinate ad avere rilevanti ripercussioni per il business: «le aziende telefoniche che rimarranno legate alla voce non avranno vita facile – sottolinea il chief software architect di Redmond – perché il VoIP, voice over Internet Protocol, è destinato a imporsi rapidamente. Probabilmente tutti i telefoni saranno a breve in Rete e tutto il mondo parlerà con l´Internet Protocol.

L´economia si sta digitalizzando sempre di più – ha proseguito Bill Gates – e quello che è più importante è che le nuove tecnologie che ruotano intorno alla Rete si adattano alle esigenze delle imprese. Con Internet sono nati nuovi servizi appositamente pesanti per rendere più efficienti e produttive le aziende: dalla real time collaboration alla mobilità permanente di dati e informazioni, tutto è pensato per velocizzare i processi decisionali e la produttività».

Ma Microsoft non guarda solo al mondo delle imprese e ieri il suo fondatore non ha fatto mistero di considerare aperta la battaglia per il controllo di tutti i media, televisione compresa: «il futuro della tv è nell´IPTV che permetterà all´utente di scegliere con estrema facilità e rapidità quali programmi vedere – ha spiegato Bill Gates, forte anche dell´esperienza legata a TiVo, il sistema di registrazione nel quale l´azienda di Redmond è anche azionista – stiamo procedendo a grandi passi verso l´era del portable media center. Dalla Rete, grazie alla banda larga, possiamo scaricare musica, film e programmi televisivi per poterli poi ascoltare e vedere sul media center, sul telefonino o sulla consolle». Elemento unificante, e dal punto di vista del business di Microsoft più promettente, la centralità del software che permette non solo la digitalizzazione dei contenuti ma anche il loro trasferimento e riproduzione.

Da questo punto di vista Gates ha concluso sottolineando il ruolo crescente dell´istant messanger, il sistema di messaggistica istantanea che si integra con il VoIP e che i tecnici di Redmond hanno già portato nei telefonini grazie al Windows Mobile 5, il nuovo software per i cellulari con il quale Microsoft intende dare battaglia a Symbian, il sistema sviluppato dalla Nokia.

Bill Gates ha celebrato i primi vent´anni della Microsoft in Italia con una serie di incontri (dall´ad di Capitalia, Matteo Arpe, al presidente dei giovani di Confindustria, Matteo Colaninno) e una cena esclusiva al Principe di Savoia alla quale erano presenti l´ex ministro della Salute, Umberto Veronesi, il numero uno delle Ferrovie dello Stato, Elio Catania, il presidente della regione Friuli-Venezia Giulia, Riccardo Illy, il finanziere Arturo Artom, il presidente di Geox, Mario Moretti Polegato e il presidente dell´Indesit, Vittorio Merloni.

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