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Addio a pagamento pensioni in contanti, le difficoltà degli anziani

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Roma – Addio al pagamento in contanti per i trattamenti pensionistici oltre i 1.000 euro a partire da marzo: l’Inps ha appena inviato una lettera ai 450.000 pensionati con importi complessivi di pensione superiori a 1.000 euro che ricevono ancora la prestazione in contanti, invitandoli a indicare nuove modalità di riscossione entro febbraio.

Il canale del contante attraverso l’ufficio postale rimarrà ancora utilizzabile per i 1.750.000 pensionati che ricevono trattamenti pensionistici in contanti inferiori a 1.000 euro. La misura è prevista dalla manovra correttiva approvata a dicembre.

La legge 214/2011, infatti, ha stabilito che le pubbliche amministrazioni devono utilizzare strumenti di pagamento elettronici, disponibili presso il sistema bancario o postale, per la corresponsione di stipendi, pensioni e compensi di importo superiore a mille euro (limite che potrà essere modificato in futuro con decreto del ministero dell’Economia).

La campagna contro il contante – ha spiegato il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, non ha solo ragioni di semplificazione ma soprattutto di sicurezza. L’adeguamento alle nuove modalità di pagamento – spiega l’Inps – dovrà avvenire entro il 6 marzo 2012. L’Istituto quindi – avverte una nota – non potrà effettuare pagamenti in contanti di importo superiore a mille euro a partire dal 7 marzo 2012.

Ma i sindacati non ci stanno e protestano: il segretario generale Spi-Cgil Carla Cantone spiega che è “del tutto incomprensibile l’imposizione del governo di bloccare l’erogazione in contanti delle pensioni sopra i 1.000 euro. In questo modo, infatti, i pensionati saranno obbligati per decreto ad aprire un conto corrente bancario o postale”.

E rimostranze arrivano anche dalla Uil: “al di là dell’aspetto formale della mancata comunicazione ufficiale al Civ dell’Inps – scrivono Rocco Carannante e Luigi Scardaone – si pone un problema serio per centinaia di migliaia di pensionati il cui reddito è già ai limiti della sussistenza”.

I pensionati che stanno ricevendo la lettera dell’Istituto potranno comunicare entro il mese di febbraio 2012 le nuove modalità di riscossione, scegliendo tra l’accredito in conto corrente, su libretto postale o su carta ricaricabile. La richiesta di variazione della modalità di pagamento potrà essere inoltrata attraverso il sito Inps da parte dei pensionati che hanno il PIN, oppure direttamente ad una struttura territoriale dell’Istituto o presso gli uffici bancari o postali.

“L’uso del contante – ha detto Mastrapasqua – è rischioso per i pensionati stessi. Nel 2011 i furti negli uffici postali sono aumentati del 17% rispetto al 2010. Ricevere la pensione sul conto corrente o sul libretto postale è più comodo ma anche più conveniente. Invece di ricevere la pensione nei giorni prescritti si ha l’importo pensionistico accreditato dal primo giorno. Lancio un appello al sistema bancario e postale – ha aggiunto – perché trovi prodotti senza costi per i pensionati”.

I pensionati che ricevono ancora la prestazione in contanti sono 2,2 milioni (450.000 con trattamenti superiori a 1.000 euro e 1.750.000 con trattamenti inferiori a questa cifra) a fronte dei 3,5 milioni che erano nel 2008. Nel complesso i pensionati Inps sono 13,8 milioni.