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Acquisti sulle borse Ue, il merito è anche di Wall Street

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Milano – Le borse europee hanno iniziato la settimana all’insegna dei buy, complici la chiusura positiva dei listini asiatici, le notizie arrivate dal fronte M&A e il rally degli indici azionari Usa, che ha permesso al Dow Jones di superare quota 12.000.

Sotto i riflettori, sul fronte corporate, la maxi operazione con cui l’americana At&t acquisterà la divisione T-Mobile Usa da Deutsche Telekom per 39 miliardi di dollari in cash e azioni, dando vita all’operatore americano di wireless numero uno degli Stati Uniti. Deutsche Telekom è arrivata a balzare del 15% fin dalle prime ore di contrattazioni, sostendo al rialzo il settore telecom.

Bene Francoforte, con un balzo del 2,17%. Ancora meglio ha fatto Parigi con un +2,47%, mentre anche Madrid è salita di oltre il 2%. Londra ha registrato un incremento dell’1,25% mentre Piazza Affari ha visto l’indice Ftse Mib avanzare dell’1,56%.

A livello settoriale, in Europa in crescita anche il settore delle auto. Ha aiutato la nota di Moody’s, che ha alzato il rating di Daimler a stabile. Sono rimasti così dietro le quinte i problemi nucleari del Giappone e anche i raid contro la Libia.

Sul mercato valutario l’euro ha arrestato la propria corsa e si è attestato in calo a New York a $1,4181. In rialzo invece la moneta unica nei confronti dello yen a 115,05, mentre anche il dollaro è salito sulla valuta nipponica a 81,15.

Le preoccupazioni sulla guerra in Libia hanno prodotto conseguenze sul mercato delle commodities, con i futures sul petrolio con scadenza ad aprile saliti dell’1,21% circa a $103,08, mentre il Brent è cresciuto di $1,27 a 115,20. In crescita anche l’oro, che sul Comex registra un aumento di $15,6 a 1.431,7.

Tornando a Piazza Affari, il listino è stato interessato prevalentemente dagli acquisti. Tra i titoli migliori, Intesa Sanpaolo (+3,18%), Tod’s (+2,5% circa), Azimut Holding (+2,5% circa), Atlantia (oltre +2%), Buzzi Unicem (sopra il +2%) e Impregilo (+1,78%). Bel balzo anche di Telecom Italia (+2% circa), che si è allineata alla performance del settore tlc in Europa.

Tra i pochi segni negativi, si sono messi sotto i riflettori Parmalat e Fondiaria-Sai su cui si è sgonfiato l’appeal speculativo dei giorni scorsi. Parmalat è arrivata a cedere il 5,5%, mentre Fonsai ha segnato un calo di oltre tre punti percentuali (-3,8%).