(WSI)-Tassi di interesse: in area Euro la sessione di ieri si è conclusa con tassi poco variati sia nel comparto governativo sia swap. In mattinata si sta invece assistendo ad un rialzo. Sui periferici si è invece assistito ad un calo dei differenziali. Il parlamento irlandese ieri ha approvato il piano di salvataggio da 85 Mld€ messo a punto da Fmi ed Ue. Ora spetta al Fmi approvare la propria quota del pacchetto.
Oggi inizierà il vertice Ue con i leader dei singoli paesi in cui si discuterà della sostituzione del meccanismo Efsf con l’Esm (European Stabilisation Mechanism) a partire da giugno 2013. Secondo la Merkel il consiglio di oggi e domani confermerà la proposta dei ministri finanziari del 28 novembre in cui erano contenuti i punti principali del nuovo meccanismo permanente anticrisi, alcuni dei quali richiedono modifiche al trattato Ue. Le novità andranno poi ratificate dall’Ue entro il 2012.
La Germania infine ancora una volta si è opposta all’emissione di obbligazioni congiunte dell’area Euro. Tra i temi di discussione del vertice anche le riforme del patto di stabilità. Ieri, in un discorso al parlamento tedesco, la Merkel ha ribadito che “l’euro è il nostro destino comune e l’Europa è il nostro futuro comune”. Il leader del partito socialdemocratico Steinmeier, che era stato vice premier e ministro degli esteri nel precedente governo Merkel, ha rivolto dure accuse alla Merkel dichiarando che il suo atteggiamento intransigente rischia di trasformare la Bce in una bad bank.
Oggi l’attenzione sarà focalizzata anche sull’asta spagnola soprattutto dopo che Moody’s ha messo sotto osservazione il rating del paese. L’agenzia di rating si è soffermata sulla criticità posta dal fatto che il prossimo anno la Spagna dovrà effettuare emissioni lorde per 170Mld€, oltre a 30Mld€ da parte degli enti locali e 90Mld€ dal fronte bancario. Dopo l’annuncio di Moody’s, gli operatori oggi osserveranno con attenzione l’esito delle emissioni spagnole su titoli a 10-15 anni per 2-3 Mld€.
Negli Usa i tassi di mercato hanno proseguito la fase di rialzo nella giornata di ieri, con il tasso governativo decennale che ha superato il livello del 3,50% per la prima volta dal maggio scorso. Nel frattempo si è arrestata dopo sei sessioni consecutive la fase di rialzo dei listini azionari Usa con l’indice S&P500 che ha perso circa lo 0,5% guidato dal calo di finanziari, healthcare e risorse di base.
Ieri il senato ha approvato con 81 voti favorevoli e 19 contrari il piano di taglio delle tasse annunciato da Obama la settimana scorsa. La proposta di legge passa oggi alla camera, che voterà in prima istanza una versione alternativa, appoggiata da molti democratici, che prevede una tassa sugli immobili più elevata. Sul fronte macro, il dato sul Cpi di novembre ha evidenziato un lieve rallentamento all’1,1% a/a dall’1,2% precedente. Al contrario è salito l’indice core che ha registrato una variazione dello 0,8% a/a dallo 0,6% di ottobre. Per oggi, oltre alle richieste di sussidi alla disoccupazione, sono attesi alcuni dati sul comparto immobiliare e il Philadelphia Fed di dicembre.
Valute: dollaro in marcato apprezzamento nella giornata di ieri vs euro, con il cross che si è spinto fino all’importante area di supporto a 1,32. Le giornata di oggi potrebbe vedere il cross muoversi all’interno del range 1,32-1,33, con gli operatori che attendono di conoscere l’esito del vertice Ue in programma oggi e domani. Per oggi la resistenza principale si colloca, quindi, in area 1,326-1,33, supporto a 1,32/1,318.
Yen in deprezzamento vs dollaro con il cross che durante la notte ha temporaneamente toccato i massimi da 3 mesi, tornando in questo momento sotto la resistenza 84,40. Verso euro invece si è assistito ad un lieve apprezzamento della valuta nipponica con la resistenza collocata a 112,20 ed il supporto più vicino a 111,25.
Materie Prime: lieve rialzo del greggio (+0,4%) favorito dal forte calo delle scorte Usa, il maggiore dal 2002. In calo i metalli industriali guidati dallo zinco (-1,8%).Vendite anche sui preziosi con l’oro che ha perso l’1,3%. Tra gli agricoli i migliori sono stati il cacao (+1,3%) e lo zucchero (+1,1%). In calo il cotone (-1,6%).
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