Copenaghen – Per impedire scossoni dai mercati e per tenere a galla Spagna e Italia, la capacità del fondo salva-Stati sarà portata da 500 a 800 miliardi di euro. E’ quanto hanno deciso i ministri della zona Euro approvando anche il versamento accelerato delle tranche destinate al fondo.
Soddisfatti i ministri dell’Eurozona: “La strategia anti-crisi ha funzionato, i mercati sono in condizioni migliori”. E i cittadini, invece? Quelli dovranno rassegnarsi a ripagare debito per i prossimi 20 anni.
Dopo anni di vorticose acrobazie finanziarie l’Europa si trova impantanata in un punto di non ritorno con gli stati membri che si trovano a fare i conti con un debito di fatto impossibile da ripagare. Almeno non sul breve termine.
L’ammontare complessivo del “muro di fuoco” comprenderà 500 miliardi di euro destinati al fondo permanente Esm (European Stability Mechanism), che sarà operativo da luglio 2012, e 200 miliardi già impegnati nell’esistente Efsf (European Financial Stability Facility). A questi, si aggiungono altri 53 miliardi che verranno da prestiti bilaterali già destinati alla Grecia e 49 miliardi in aiuti provenienti dal fondo europeo Efsm (European Financial Stability Mechanism).
Da metà 2013 il volume massimo di prestito dell’Esm sarà di 500 miliardi. Per un periodo transitorio fino a metà 2013 l’Efsf “potrà impegnarsi in nuovi programmi per assicurare una capacità reale di prestito di 500 miliardi”. Soddisfatti i ministri dell’Eurozona: “La strategia anti-crisi ha funzionato, ora i mercati sono in condizioni migliori”. Gioca ancora al rilancio, invece, il ministro austriaco Maria Fekter che dice: “Firewall sarà superiore agli 800 miliardi”.
I ministri delle Finanze dell’Eurozona hanno, invece, posticipato a metà aprile la decisione su chi andrà a ricoprire il sesto seggio nel consiglio esecutivo della Bce. Lo ha annunciato il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker: “La decisione non era possibile” ed è stata “rinviata a metà aprile”.
In pole position c’è il governatore della Banca centrale lussemburghese, Yves Mersch: “E’ il candidato migliore per il lavoro, ma la decisione fa parte di un pacchetto”.