(Teleborsa) – Giornata di dati macroeconomici importanti per l’Italia, con l’Istat che ha diffuso la produzione industriale di aprile e i conti economici del 1° trimestre, risultati nel complesso positivi ma con qualche ma di troppo. Bene la produzione industriale, in aumento dell’1% su base mensile e del 7,8% su anno, con il CSC, Centro Studi Confindustria, che segnala un rafforzamento del recupero dell’attività dai minimi della recessione, definendo la ripresa solida. Il sostegno principale, spiega il CSC, viene dalla domanda estera, incoraggiata anche dalla debolezza dell’euro. Per il Codacons, però, l’unico dato positivo è la variazione dell’1% rispetto a marzo 2010, ben poca cosa, comunque, se si considera che in aprile entrava in vigore il decreto incentivi che in pratica si è rivelato “un fallimento”. Per quanto riguarda, invece, i dati tendenziali, è evidente che non poteva che registrarsi un incremento apparentemente consistente, spiega il Codacons, dato che nell’aprile 2009, rispetto a quello del 2008, ci fu letteralmente un crollo. A livello settoriale i beni intermedi e quelli di consumo registrano i maggiori rialzi mentre l’unica variazione negativa congiunturale è per l’energia. A livello tendenziale gli incrementi più marcati sono quelli segnati nei settori delle apparecchiature elettriche e non elettriche, con Confindustria ANIE che parla di andamenti più incoraggianti dall’inizio del 2010, anche se è ancora presto per leggere nei dati un effettivo irrobustimento della ripresa a ritmi di crescita più lineari e meno altalenanti. Solo nei prossimi mesi si potrà trovare conferma di un’inversione di tendenza certa per l’industria delle tecnologie, assicura l’associazione, spiegando che le imprese cominciano oggi a cogliere i primi moderati frutti dei forti sacrifici e delle strategie messe in campo nell’ultimo anno per resistere alla crisi. Restando in tema di crisi, analizziamo i dati sul prodotto interno lordo, con l’Istat che ha tagliato le stime comunicate lo scorso 12 maggio. Il Pil ha evidenziato una crescita nel primo trimestre del 2010 pari al +0,4% rispetto ai tre mesi precedenti e al +0,5% nei confronti del primo trimestre del 2009 da un aumento congiunturale dello 0,5% e un progresso tendenziale dello 0,6%. In termini congiunturali, a trainare la ripresa sono in particolare le esportazioni e gli investimenti fissi lordi mentre risulta in leggera flessione il contributo dei consumi finali nazionali. Catastrofista la visione di Federconsumatori, che si domanda come potrebbe crescere il Pil in presenza della continua contrazione della capacità di acquisto delle famiglie, che sarà aggravata ulteriormente dalla Manovra economica del Governo, e dell’assenza di misure in grado di contrastare questo andamento. “Di questo passo noi prevediamo, per il 2010, un Prodotto Interno Lordo del tutto azzerato”, ammonisce Federconsumatori.