(9Colonne) – Roma, 14 mag – “La prospettiva di ulteriori accelerazioni ai processi di aggregazione cross border che vedono impegnati in Europa anche i principali gruppi bancari italiani, rende necessario per le nostre imprese del credito mantenere alta l’attenzione sul costo del lavoro, continuando nella riduzione dei costi operativi. C’è ancora un divario con i maggiori concorrenti stranieri e non possiamo perdere terreno in termini di efficienza e competitività”. Lo ha dichiarato oggi il presidente dell’Abi, Corrado Faissola,. Dopo aver ricordato che dopo le forti concentrazioni degli ultimi anni il sistema bancario ha registrato una sostanziale tenuta occupazionale, Fissola ha sottolineato che “questo risultato è stato raggiunto grazie soprattutto alla buona prova di sé data dal Fondo di solidarietà di settore, che assiste ad oggi 10.000 lavoratori, e che ha permesso di gestire esigenze di riorganizzazione aziendale con equilibrio e senza oneri a carico della collettività”. La scommessa per il presidente dell’Abi è “riportare la persona al cuore dell’impresa” puntando alla valorizzazione e alla formazione in un contesto economico e sociale del tutto diverso “che ci spinge a competere con nuovi mercati con costi del lavoro contenuti. Sapersi confrontare con queste nuove esigenze concorrenziali vuol dire sviluppare vantaggi competitivi e rilanciare l’occupazione”. Il direttore generale dell’Abi, Giuseppe Zadra ha quindi richiamato la penalizzazione per il settore dovuta all’esclusione dal cuneo fiscale che ora si discute in sede Ue: “Rivendichiamo parità di trattamento con le altre imprese industriali”, ha detto Zadra.
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