(Teleborsa) – Il 2009 si è chiuso con un netto peggioramento della qualità del credito bancario quale effetto della fase recessiva dell’economia. Lo si evince dal Rapporto mensile dell’Abi sui Mercati Finanziari e Creditizi diffuso in occasione del comitato esecutivo che si è svolto a Palazzo Altieri. Nel corso del 2009 la qualità degli attivi bancari ha manifestato un netto peggioramento, quale principale effetto della debolezza del quadro economico reale. Alla fine del 2009 le sofferenze lorde hanno superato i 59 miliardi di euro, quasi 19,5 miliardi in più rispetto a novembre 2008, quando avevano raggiunto il valore più contenuto degli ultimi anni. Il rapporto sofferenze lorde/ impieghi ha raggiunto il 3,3% (2,3% a novembre 2008). La variazione tendenziale a fine 2009 è risultata superiore al 40%, il valore (insieme a quello di novembre 2009) più elevato degli ultimi anni. Secondo gli ultimi dati della Banca d’Italia nel terzo trimestre del 2009 il rapporto tra il flusso di nuove sofferenze rettificate e i prestiti complessivi, annualizzato ed al netto dei fattori stagionali, ha raggiunto il 2,2 per cento su base annua, il valore più alto dal 1998. L’aumento del tasso di ingresso in sofferenza è stato particolarmente marcato per i prestiti alle imprese, passato dal 2,6% del secondo trimestre al 3,1% del terzo trimestre 2009, specie quelle del Mezzogiorno (l’indicatore in esame ha raggiunto il 4,3% contro il 2,8% per le imprese del Centro-Nord). Anche la qualità del credito concesso alle famiglie consumatrici ha continuato a deteriorarsi negli ultimi mesi: il tasso di ingresso in sofferenza ha raggiunto l’1,5%, dall’1,3% del secondo trimestre del 2009.
Se vuoi aggiornamenti su Abi, il 2009 chiuso in peggioramento per qualità credito bancario inserisci la tua email nel box qui sotto:
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
Le ultime stime degli analisti dell’agenzia S&P, che rivedono al ribasso le previsioni di crescita della zona euro 2025. E mettono in conto per quest’anno tre tagli della BCE
L’ex presidente entra per la prima volta fra i 500 più ricchi al mondo del Bloomberg Billionaires Index, mentre la Corte d’Appello di New York riduce a 175 milioni la cauzione nel processo per truffa
Le banche centrali monitorano l’inflazione e i dati economici tra tensioni geopolitiche e preoccupazioni belliche. L’argomento è al centro del dibattito di WSI Smart Talk.