Economia

Abi, arriva la guida ai servizi di pagamento europei

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(Teleborsa) – A tre mesi dall’entrata in vigore della PSD in Italia e in vista dell’appuntamento con addebiti e incassi “europei”, presentati a SPIN 2010 due vademecum messi a punto in collaborazione con associazioni imprenditoriali e dei consumatori, nei prossimi giorni disponibili allo sportello. Domiciliazioni e incassi ” più europei” con la PSD. Il 5 luglio, spiega l’Abi in un conunicato, arrivano le nuove procedure per addebiti diretti e incassi, come previsto dal calendario fissato dal legislatore italiano per la progressiva entrata in vigore della Direttiva europea sui servizi di pagamento. Per i clienti, imprese e famiglie, questo significa ancora più tutele e garanzie: la PSD, infatti, dispone termini più ampi per notificare eventuali transazioni non autorizzate e chiedere il rimborso di eventuali addebiti anomali. In vista di questo appuntamento e per facilitare la vita ai clienti che quotidianamente utilizzano gli strumenti di pagamento elettronici, l’Abi ha messo a punto due guide – una rivolta alle famiglie e l’altra alle imprese – realizzate in collaborazione con 16 associazioni dei consumatori e 5 associazioni imprenditoriali. I vademecum, presentati oggi a Roma durante il convegno SPIN 2010, contengono tutte le informazioni utili sulle novità introdotte dalla PSD e, a partire dai prossimi giorni, saranno disponibili allo sportello. “La PSD – ha detto il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, aprendo i lavori di SPIN – incide profondamente su diritti e doveri, prassi commerciali e comportamenti degli operatori. Ora, fatto il grande salto normativo, bisogna procedere speditamente verso la piena realizzazione dell’Area unica dei pagamenti, per beneficiare dei vantaggi per l’economia europea stimati dalla Commissione in 123 miliardi di euro in sei anni. In questa direzione – ha aggiunto Sabatini – è indispensabile da un lato fissare la cosiddetta end date, cioè la data di dismissione di strumenti e procedure nazionali e, dall’altro che la Pubblica Amministrazione svolga un ruolo trainante nel processo di migrazione alla SEPA”.