I listini azionari americani hanno archiviato un’altra seduta in netto rialzo. Anche oggi sono state le buone notizie dal fronte macroeconomico a fare da catalizzatore all’ondata di acquisti. La sensazione che il rally in atto da quasi tre mesi sia destinato a proseguire a lungo sembra raccogliere un numero crescente di adesioni tra gli operatori di Wall Street.
Con un guadagno dell’1,30%, il Dow Jones (DJIA) ha chiuso la sessione a quota 9038,98. E’ la prima volta che l’indice industriale chiude sopra i 9000 punti dal 22 agosto scorso. Il Nasdaq (IXIC) e’ avanzato dell’1,94%, attestandosi a 1634,65 punti.
L’accelerazione di oggi ha consentito agli indici di superare tutte le resistenze individuate in mattinata dagli esperti di analisi tecnica. Per il Dow Jones ora si tratta di affrontare la barriera a quota 9130.
I volumi di scambio sono stati molto elevati. Al Nyse sono stati trattati quasi 1,6 miliardi di titoli e al Nasdaq 2,4 miliardi. Particolarmente sostenuto il rapporto “advance/decline” al Nyse, dove i titoli in rialzo sono stati 2542 contro i 762 in calo. Al Nasdaq il rapporto e’ stato di 2208 a 1013.
I DATI DI CHIUSURA
INDICI DI BORSA | Ticker | Valore | Variaz % |
Max 12 mesi |
Min 12 mesi |
Dif.(%) da max 12 mesi |
Dif.(%) da min 12 mesi |
DJIA | DJIA | 9038.98 | 1.30 | 9802.55 | 7197.49 | -7.79% | 25.58% |
S&P 500 | SPX | 986.24 | 1.51 | 1050.11 | 768.63 | -6.08% | 28.31% |
Nasdaq | IXIC | 1634.65 | 1.94 | 1620.8 | 1108.5 | 0.86% | 47.47% |
Nasdaq 100 | NDX | 1224.76 | 2.19 | 1213.76 | 795.25 | 0.91% | 54.01% |
INDICI DI SETTORE (a) |
Ticker | Valore | Variaz % |
Max 12 mesi |
Min 12 mesi |
Dif.(%) da max 12 mesi |
Dif.(%) da min 12 mesi |
Software | GSO | 129.50 | 3.49 | 126.83 | 77.63 | 2.11% | 66.82% |
Internet | ECM | 71.16 | 3.45 | 71.37 | 29.2 | -0.29% | 143.70% |
Semiconduttori | SOX | 394.04 | 3.28 | 474.8 | 209.4 | -17.01% | 88.18% |
Networking | NWX | 196.96 | 3.08 | 198.4 | 79.3 | -0.73% | 148.37% |
Biotech | BTK | 464.37 | 2.87 | 475.2 | 275.1 | -2.28% | 68.80% |
Gas Naturale | XNG | 204.76 | 1.69 | 201.65 | 105.53 | 1.54% | 94.03% |
Hardware | GHA | 215.14 | 1.69 | 216.1 | 110.5 | -0.44% | 94.70% |
Oro-Argento | XAU | 75.12 | 1.42 | 89.11 | 54.67 | -15.70% | 37.41% |
Farmaceutico | DRG | 321.86 | 1.35 | 329.5 | 237.7 | -2.32% | 35.41% |
Retail | RLX | 326.58 | 1.32 | 345.6 | 243.8 | -5.50% | 33.95% |
Energia | DJ_ENE | 204.64 | 1.10 | 216.2 | 169.06 | -5.35% | 21.05% |
Finananziario | DJ_FIN | 165.85 | 1.05 | 179.65 | 127.71 | -7.68% | 29.86% |
Petrolifero | OIX | 279.02 | 1.04 | 325.41 | 232.66 | -14.26% | 19.93% |
Difesa | DFX | 154.97 | 1.01 | 203.47 | 125.9 | -23.84% | 23.09% |
Utility | UTY | 295.01 | 0.83 | 326.24 | 202.82 | -9.57% | 45.45% |
Assicurazione | DJ_INS | 318.62 | 0.76 | 353.12 | 243.59 | -9.77% | 30.80% |
DATI SUI MERCATI (b) |
|||
volume Nyse (*) | 1593.66 | VOLATILITA’/OPZIONI | Valore |
volume Nasdaq (*) | 2458.29 | Vix | 22.48 |
volume Nasdaq 100 (*) |
1656.55 | Vxn | 33.01 |
volume DJIA (*) | 250.11 | Index put-call ratio | 1.45 |
titoli Nyse in rialzo |
2542 | Equity put-call ratio |
0.57 |
titoli Nyse in ribasso |
762 | TREASURIES | yield |
titoli Nyse invariati |
151 | scadenza a 5 anni | 2.18% |
titoli ai massimi-Nyse (c) |
510 | scadenza a 10 anni | 3.29% |
titoli ai minimi-Nyse (c) |
5 | scadenza a 30 anni | 4.35% |
titoli Nasdaq in rialzo |
2208 | PETROLIO | prezzo/barile |
titoli Nasdaq in ribasso |
1013 | Future Crude | $30.05 |
titoli Nasdaq invariati |
182 | VALUTE | cambio |
titoli ai massimi-Nasd (c) |
314 | Cambio Euro/Dollaro | 1.169 |
titoli ai minimi-Nasd (c) |
3 | Cambio Dollaro/Yen | 118.68 |
Elaborazione dati a cura dell’Ufficio Studi di
WallStreetItalia
LEGENDA:
(a) gli indici di settore sono ordinati in
base alla performance giornaliera
(b) le quotazioni sono rilevate al momento
della chiusura dei mercati di riferimento
(16:00 – 22:00 ora
italiana)
(*) milioni di pezzi scambiati
(c) il valore si riferisce al
numero di titoli scambiati sul Nyse e sul Nasdaq
che hanno raggiunto i
nuovi massimi e minimi degli ultimi 12 mesi nella seduta odierna
IL COMMENTO DELLA SEDUTA
Dopo il dato incoraggiante di lunedi’ sull’attivita’ manifatturiera, oggi e’ stato il settore dei servizi a confermare che l’economia americana e’ sul sentiero della ripresa. L’indice ISM non manifatturiero a maggio si e’ infatti attestato a 54,5 punti, contro i 50,7 di aprile. Ricordiamo che i 50 punti rappresentano la soglia di demarcazione tra un comparto in contrazione e uno in espansione. E si e’ rivelato nel complesso positivo anche il dato rivisto sulla produttivita’ , che nel primo trimestre e’ aumentata dell’1,9%.
Molti operatori osservano come una parte crescente della liquidita’ che era rimasta ai margini del mercato fino ad alcuni mesi fa, in attesa di segnali di crescita dell’economia, ora ha iniziato a riversarsi di nuovo sui titoli azionari. La crescita degli indici riflette “la fiducia degli investitori nella stabilizzazione dell’economia nel secondo semestre – commenta Art Hogan, chief market strategist di Jefferies & Co -; e gli investitori non vogliono perdere l’opportunita’ di entrare nel mercato nella sua fase di bottoming”.
Gli ordini di acquisto si sono riversati un po’ su tutti i settori. Spicca, in particolare, il rialzo dei titoli delle compagnie aeree, come riflesso dal +7,5% messo a segno dall’Amex Airline Index (XAL), ai massimi del 2003. Molto positiva, inoltre, la performance del settore software (GSO) e networking (NWX). In calo invece il comparto auto (DJ_ATO), sull’onda del profit warning della divisione statunitense di DaimlerChrysler (DCX – Nyse). Tra i singoli titoli da segnalare l’exploit del colosso dell’intrattenimento Walt Disney (DIS – Nyse) sulla scia dei commenti bullish di Credit Suisse First Boston.
Sul mercato obbligazionario, i titoli di Stato hanno proseguito sulla via dei guadagni, sospinti dalle aspettative di un nuovo taglio dei tassi alla prossima riunione del FOMC (24-25 giugno). Il rendimento sul Treasury a 10 anni (TNX), benchmark della categoria, si e’ attestato al 3,29%, contro il 3,34% di ieri. Lo yield sulla scadenza a 2 anni e’ sceso all’1,20%, al di sotto del tasso sui Fed Fund e al nuovo minimo storico assoluto. Tony Crescenzi, chief bond market strategist di Miller, Tabak & Co., sottolinea che negli ultimi 14 anni questo evento si e’ verificato solo in altre cinque occasioni e che ciascuna di esse e’ stata seguita da un taglio dei tassi.
L’euro oggi si e’ indebolito nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio a New York il cambio tra le due valute e’ a $1,1671, contro i $1,1684 della chiusura di ieri.
Sul fronte internazionale, il presidente Bush in Giordania ha ottenuto il si’ condizionato del primo ministro israeliano, Ariel Sharon, a uno Stato palestinese. Dopo l’appoggio dei Paesi arabi alla Road Map, la pace in Medio Oriente appare ora un obiettivo piu’ raggiungibile.
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