Gli indici americani hanno archiviato in negativo una seduta che si e’ distinta per l’alta volatilita’. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.45% a 10749, l’S&P500 lo 0.81% a 1254, il Nasdaq e’ arretrato dello 0.61% a 2244. Nonostante il ritracciamento del greggio, la situazione continua a rimanere piuttosto nervosa a causa delle contrastate notizie societarie, delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente e dei recenti segnali di ripresa inflazionistica.
L’incertezza sui rapporti che il secondo produttore mondiale di petrolio intendera’ mantenere con l’Occidente, in termini di rifornimenti di greggio, sta portando un considerevole numero di operatori a valutare fonti alternative d’investimento trascurando l’azionario.
A causa dei problemi sorti in seguito alle ambizioni dell’Iran sul programma relativo all’arricchimento dell’uranio, il livello globale delle scorte di petrolio potrebbe registrare un’elevata instabilita’, producendo un inevitabile incremento dei costi energetici.
Tuttavia, nella seduta odierna, il prezzo del greggio ha subito un brusco calo, spinto al ribasso dalle previsioni ottimistiche sulle scorte, il cui rilascio del dato e’ atteso per la giornata di mercoledi’ alle 16:30 ora italiana. I contratti futures con scadenza marzo hanno chiuso in ribasso di oltre il 3% a $63.09 al barile, minimo di 5 settimane.
Molti analisti hanno definito “letargico” il mercato attuale, privo di un significativo catalizzatore che possa giustificare un’ulteriore spostamento rialzista dei listini. L’assenza di importanti dati macroeconomici che possano rafforzare le speranze di uno stop al ciclo rialzista ai tassi d’interesse da parte della Fed sta contribuendo al sentiment negativo.
A mettere maggiore pressione agli operatori sono i contrastati aggiornamenti che continuano ad emergere dal fronte societario. Nell’after hour di lunedi’, il colosso dell’entertainment Walt Disney ha riportato un balzo degli utili del 7% nel primo trimestre, battendo le stime degli analisti. Il titolo ha guadagnato piu’ del 7% nella sola seduta odierna. Buone notizie anche per la catena di cinema piu’ famosa d’America, Regal Entertainment Group, che ha diffuso una trimestrale superiore al consensus.
Male invece il colosso delle bibite Coca-Cola. La societa’ di Atlanta ha riportato un calo del 28% sui profitti dell’ultimo trimestre. Negativi anche gli aggiornamenti giunti dalla societa’ di costruzioni Toll Brothers che ha tagliato le previsioni sulle vendite per l’intero anno fiscale 2006. Il fatto che l’azienda non sara’ in grado di rispettare le stime precedenti, innesca i timori di un possibile rallentamento del settore immobiliare, uno dei principali comparti responsabili della crescita dell’economia americana.
Riflettori accesi anche sul colosso dell’auto General Motors. La societa’ ha annunciato un taglio del 50% sul dividendo annuale, ora pari a $1, e diffuso un nuovo piano di ristrutturazione che le permettera’ di risparmiare circa $4.8 miliardi in spese sanitarie. Annunciati anche tagli agli stipendi dei top manager nel tentativo di riuscire a superare la crisi che la societa’ di Detroit sta attraversando da diverso tempo. Il nuovo piano, pero’, non e’ apparso sufficiente a convincere gli operatori ed il titolo e’ arrivato a perdere oltre 3 punti percentuali.
Subito dopo la chiusura delle borse, particolare attenzione sara’ riposta sulla trimestrale del colosso delle infrastrutture network, Cisco Systems. Le stime degli analisti sono per un incremento degli utili del 12%.
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Sugli altri mercati, in netto calo l’oro. I futures con scadenza aprile sono precipitati di $19.50 a $554.80 all’oncia. Tuttavia, il parere piu’ diffuso e’ che si sia trattato di un’ondata di prese di beneficio date le previsioni per un rialzo del prezzo a $600. In leggero recupero l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York, il cambio e’ a quota 1.1975. In calo, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ aumentato al 4.567%.