Quando manca un’ora e mezzo all’avvio delle contrattazioni i futures Usa viaggiano sotto i livelli di parita’, (vedi quotazioni a fondo pagina), preannunciando una partenza negativa, all’indomani di una seduta che ha visto gli indici scivolare .
L’effetto Irlanda si fa ancora sentire, colpa anche di voci su un piano di salvataggio da 80 miliardi di euro smentite dal ministro delle finanze di Dublino cui si sono aggiunte le rassicurazioni dalla Commissione Europea, che nega di avere ricevuto richieste di soccorso. Nei paesi periferici si e’ assistito pero’ ad un forte allargamento degli spread che ha interessato tutti i paesi. In Italia, Spagna, Portogallo si sono registrati nuovi massimi. Lo spread italiano si è portato ai massimi dal 1997, come effetto anche delle emissioni attese oggi fino a 8.25 miliardi di euro complessivi.
Si temono anche ulteriori manovre restrittive della banca centrale cinese nel corso del fine settimana. Fonti vicine all’operazione fanno sapere che per alcune banche del paese il rialzo della riserva obbligatoria sarebbe di 1%, in vigore dal prossimo 16 novembre (attualmente i tassi sulle riserve minime obbligatorie sono al 17.5%). Intanto la borsa a Shanghai ha ceduto il 5.2%, peggiore performance in oltre un anno, in vista di un possibile rialzo dei tassi di interesse per contrastare l’inflazione galoppante: a ottobre ha raggiunto il top di 25 mesi (si ricorda che il dato e’ stato pubblicato mercoledi’).
Nulla di fatto dal G20: i leader si sono impegnati a mettere in piedi, con la collaborazione del Fmi, delle linee guida per individuare gli squilibri commerciali che richiederanno poi azioni preventive e correttive da prendere. I progressi verranno discussi nella prima metà del prossimo anno.
In Usa, sul fronte macro in calendario la fiducia dei consumatori, prevista alle 15:55 ora italiana.
Nel comparto energetico, i futures sul petrolio con consegna dicembre sono in calo dell’1.83% a quota $86.20 il barile. Il derivato con scadenza dicembre dell’oro segna un -1.08% a $1388.10 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro avanza dello 0.35% nei confronti del dollaro a $1.3716.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 scambia in calo di 7.90 punti (-0.65%) a quota 1203.20.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in flessione di 13.25 punti (-0.61%) in area 2159.25.
Il contratto sull’indice Dow Jones perde 50 punti a quota 11192 (-0.44%).