Società

A WALL STREET OSCILLAZIONI SELVAGGE, ANSIA, RUMOR DI INTERVENTI DELLA BCE MA LE VENDITE CONTINUANO

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

A Wall Street volatilita’ ai massimi assoluti di periodo, oscillazioni selvagge con gli indici in preda ai rumors, un mercato bipolare pericoloso e certamente non adatto a vedove e orfani. Il Dow Jones era in ribasso -279 punti, ma dopo che a New York si sono diffuse voci – assolutamente non confermate – di un possibile intervento della BCE per calmare il mercato dei debiti sovrani europei sottoposto anche oggi a pesanti attacchi speculativi (PREZZI DEI CDS ITALIA PER GLI ABBONATI A INSIDER) si e’ verificato un immediato recupero degli indici, conm la velocita’ gia’ vista nella seduta di giovedi’. Ma al rapido passaggio in territorio positivo di Dow Jones Industrials, S&P500 e Nasdaq nel giro di pochi minuti ha fatto seguito un’altra ondata di vendite e ulteriori cali.

Piazza Affari ha chiuso in forte ribasso una giornata all’insegna delle volatilita’, ancora dominata dalle preoccupazioni relative al caso Grecia e alla tenuta dell’euro. L’indice Ftse Mib perde il 3,27% a 18.846 punti, mentre l’All Share scende del 3,16%. In grande difficolta’ ancora il comparto bancario, tranne Ubi, male assicurativi, gli energetici e i cementi (tutti i dettagli qui).

Il rumor fatto circolare nelle sale trading di New York si riferiva al fatto che la BCE starebbe pensando di provvedere fondi alle banche europee con fondi di emergenza a tassi di assoluto favore. Ieri Mohamed El-Erian, Ceo di Pimco, aveva dichiarato: “O l’UE si decide a prestare soldi ad Atene ad un tasso allo 0% oppure la Grecia dovra’ ristrutturare il debito”.

La giornata a Wall Street e’ caratterizzata dalla volatilita’, all’indomani del panico che ieri ha fatto letteralmente precipitare il Dow di quasi 1000 punti.

La partenza e’ stata negativa, poi gli indici sono tornati a salire, poi di nuovo a scendere fino a toccare i minimi intraday (quando il Nasdaq e’ arrivato a perdere il 3%) ma dopo due ore dall’avvio delle contrattazioni e’ in atto un tentativo di recupero.

Il Dow cede lo 0.8% a 10439 (-81 punti contro i quasi 200 di prima), il Nasdaq resta il peggiore con un calo dell’1.54% a 2286 (-34 punti) mentre l’S&P 500 cede lo 0.10% a 1117 (-11 punti).

All’indomani della seduta piu’ volatile della storia di New York, causata forse da un ordine sbagliato – si parla di errore di una macchinae non umano – su cui la Sec sta indagando, gli operatori sembrano aver trovato un po’ di ottimismo, bypassando nel breve le pressioni che restano sul fronte greco e il rischio contagio.

Positivo e’ stato il rapporto sul lavoro nel mese di aprile, migliore delle attese anche se il tasso di disoccupazione e’ cresciuto al 9.9%.

Per proteggere il tuo patrimonio, segui INSIDER. Se non sei abbonato, fallo subito: costa solo 0.86 euro al giorno, provalo ora!

Se e’ vero che l’euro sembra volersi rafforzare dopo il voto del Bundestag, la camera bassa del Parlamento tedesco, che ha approvato il pacchetto triennale di aiuti alla Grecia da 22.4 miliardi di euro (anche l’Italia e il Portogallo lo hanno fatto), vanno registrati nuovi record per il premio di rendimento dei titoli di stato di Atene: lo spread rispetto al decennale tedesco e’ arrivato a 966.

Intanto il commissario Ue Olli Rehn avverte: un fallimento della Grecia avrebbe conseguenze comparabili a quelle del fallimento di Lehman Brothers “se non peggiori”.

Sul fronte societario si fa sentire il calo di Apple dopo le accuse arrivate da Nokia.

Occhi all’assemblea degli azionisti di Goldman Sachs. L’attenzione ruotera’ intorno alla figura del numero uno Lloyd Blankfein dopo le accuse di frode mosse dalla Sec. Nonostante sia sceso in campo persino l’azionista Warren Buffett per difendere l’operato della prova della finanza, l’immagine dell’istituto stesso sembra essersi incrinato e molti azionisti faranno sentire la loro voce. Molte le ipotesi sul campo sulla figura di Blankfein, inclusa la separazione delle cariche di a.d. e presidente. Il titolo avanza dell’1%.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio tornano a perder quota. I futures con consegna giugno subiscono un calo di $1.23 attestandosi a quota $75.90 al barile. Sul valutario la moneta unica viaggia a $1.2635 (+0.68%). L’oro recupera $2 in area $1199 circa (+0.18%). Il rendimento sul benchmark decennale si attesta al 3.4030% dal 3.3980% di ieri.