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A sorpresa la Corte Usa promuove la riforma sanitaria, vittoria di Obama

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New York – La Corte Suprema si e’ espressa: luce verde per quella che per gli Stati Uniti e’ una epocale riforma del sistema sanitario voluta dal presidente Barack Obama. Dal punto di vista prettamente legale, l’amministrazione temeva che fosse giudicato incostituzionale il fatto che lo Stato obblighi i cittadini ad acquistare polizze assicurative.

La legge e’ stata invece ritenuta costituzionale da 5 giudici, a fronte di 4 pareri contrari. E’ stata bocciata solo una parte minima e non quella contestata dai Repubblicani. Il giudice capo Roberts, di orientamento conservatore, ha votato con i giudici progressisti Elena Kagan, Ruth Bader Ginsburg, Stephen Breyer e Sonia Sotomayor.

“E’ un successo monumentale per Obama e un campanello di allarme per i Repubblicani”, dice in diretta tv ai conduttori di Bloomberg Stephen Cloobeck, Ceo del colosso di catene alberghiere di Las Vegas Diamond Resorts. “Piu’ persone saranno assicurate, e’ nell’interesse di tutti che i costi vengano tenuti sotto controllo”.

La legge sull’health care e’ la riforma simbolo dell’amministrazione Obama e la decisione della giuria non fa che alimentare le possibilita’ di rielezione del leader Democratico. Lo sfidante Mitt Romney aveva fatto delle polemiche contro la legge ‘Obamacare’ uno dei suoi cavalli di battaglia nella campagna presidenziale.

E’ stata modificata solo una parte: chi non compra alcuna assicurazione non dovra’ piu’ pagare una sanzione, ovvero una multa, come sosteneva inizialmente il testo della riforma, bensi’ una tassa, un aspetto che i Repubblicani stanno immediatamente cercando di giocare in loro favore. Ma il governo, si sa, puo’ imporre le tasse che vuole.

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La Casa Bianca non ha troppo tempo per i festeggiamenti, tuttavia: e’ chiamata a plasmare la riforma nei suoi minimi dettagli e stabilire come trovare i finanziamenti. Ha quattro mesi di tempo, da qui a novembre. Il sistema sanitario americano pesa sul debito pubblico con quasi $119,50 mila miliardi di buco, pari a circa 8 volte il Pil.

Le piccole societa’ di managed care e quelle che gesticono gli ospedali, riferiscono a Bloomberg alcuni analisti, ne usciranno avvantaggiate, perche’ tanti americani che prima non potevano permettersi una copertura assicurativa ora saranno obbligati ad averne una. Per tanti gruppi, il nuovo sistema legale aumentera’ la base potenziale di clienti.

Le societa’ che beneficiano dal programam Medicaid come Molinea Healthcare e Centene fanno un bel balzo di quasi l’8% e di oltre l’1,5%, rispettivamente. Nell’universo delle compagnie assicurative piu’ grandi, c’e’ invece una diffusa debolezza: WellPoint cede il 4% Unitied Health fa -1%. In generale il settore health care ha guadagnato il +8,6% da inizio anno.

Nel 2010 il presidente Obama promulgo’ il “Patient Protection and Affordable Care Act”, che da allora e’ stato battezzato Obamacare. La Corte e’ composta da una giuria di nove membri: di loro due sono stati designati sotto Reagan (Repubblicano), tre sotto George W. Bush, due sotto Bill Clinton e due sotto Obama. Il giudizio di Anthony Kennedy si e’ rivelato spesso quello che ha fatto pendere la bilancia da una parte o dall’altra.

Le previsioni di Intrade.com davano al 74% la possibilita’ che la Corte di Washington giudicasse incostituzionale il vincolo posto dal governo a ogni adulto obbligato ad acquistare una polizza assicurativa.
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Quattro erano gli scenari possibili alla vigilia del voto: 1) che la legge venisse giudicata interamente costituzionale; 2) che venisse respinto solo il vincolo sulle polizze, come stabilito nelle sentenze di appello federali ad Atlanta; 3) respinto quel mandato e i due piani di accontonamento relativi, anche perche’ secondo l’amministrazione il vincolo sulle assicurazioni e’ strettamente legato alle altre due altre norme; infine 4) la legge nella sua interezza viene giudicata incostituzionale.

Gli accontanamenti legati al vincolo sulle assicurazioni prevedono che le compagnie di assicurazione siano chiamate ad accettare tutti i clienti, senza rifiutarsi di curare quello o quel paziente. Inoltre i gruppi di health-care non possono aumentare i costi in base alla storia medica personale del cliente.

Il settore sanitario e’ una fetta molto importante della maggiore economia statunitense: conta per circa il 18% del Pil Usa. Si parla di miliardi di dollari che vanno in spese federali e di un’industria che ha un’influenza sulla saluta di migliaia di pazienti e sul futuro di centinaia di centri di healthcare.

Secondo un sondaggio di Reuters la maggioranza degli americani e’ contraria alla legge Obamacare cosi’ com’e’, ma e’ a favore degli accontonamenti legati al mandato assicurativo.

La riforma del sistema di assistenza sanitaria stabilisce che le compagnie private sono costrette a fornire servizi ritenuti necessari dallo Stato – nel caso della contraccezione, a zero spese – e soggetti ai controlli governativi. Per la prima volta, insomma, ai privati cittadini il governo federale ordina di comprare un servizio da una compagnia privata, che lo vogliano o no.

Questo e’ il motivo per cui il giudice della Corte Suprema Anthony Kennedy – uno dei moderati designato sotto il mandato di Reagan – ha dichiarato che la legge “cambia la relazione fra il governo federale e l’individuo in un modo fondamentale”, Kennedy ha suggerito che lo Stato porta un “pesante fardello di giustificazioni”.

Per contattare l’autore Twitter @neroarcobaleno; [email protected]