(Teleborsa) – Mediaset non ci sta a farsi sfilare da Sky i principali diritti tv per la Champions League. L’emittente del colosso Newscorp. si è infatti aggiudicata ieri sera, in seno al bando di gara indetto dalla Uefa, i diritti televisivi della Uefa Champions League per le stagioni 2012-2013, 2013-2014, 2014-2015. Si tratta di due pacchetti esclusivi che comprendono anche la finale. Resta da assegnare ad un secondo concorrente solo la possibilità di ottenere il pacchetto esclusivo A2 “prima scelta del mercoledì”. Naturalmente Mediaset è subito corsa ai ripari. Il diretto concorrente di Skay, infatti, ha già annunciato che farà ricorso all’Antitrust come già avvenuto n precedenza per una situazione simile. In una comunicato diffuso ieri sera, il Biscione ha fatto sapere che “ancora una volta, Sky ha abusato della propria posizione dominante accaparrandosi tutti i diritti televisivi pay di una rilevante competizione calcistica internazionale. Il valore offerto è infatti al di fuori di ogni logica economica e motivato esclusivamente dalla volontà di eliminare qualunque tipo di concorrenza. E privare i telespettatori della scelta di quale offerta in pay tv guardare. E’ ben noto infatti che in una situazione analoga, i Mondiali di calcio 2010 in Sudafrica, l’operatore satellitare si era aggiudicato tutti i diritti pay, compresi quelli per il digitale terrestre pur consapevole di non poterli trasmettere, e si è rifiutato di rivenderli a “Mediaset Premium” che ne aveva fatto regolare richiesta. Un comportamento discriminatorio a cui Mediaset aveva opposto immediato ricorso all’Authority Antitrust che, proprio nei giorni scorsi, ha aperto un’istruttoria per “abuso di posizione dominante”: “Le caratteristiche strutturali”, scrive infatti l’Antitrust, “nonché le barriere all’espansione e all’ingresso sul mercato, inducono a riconoscere in capo a Sky un’evidente posizione dominante nel mercato italiano della pay-tv”. Confidiamo nel fatto che, questa volta, l’operatore satellitare si astenga dal cancellare i diritti del digitale terrestre pay danneggiando così milioni di tifosi che sarebbero obbligati o a sottoscrivere un onerosissimo abbonamento (anche per contenuti che con il calcio non c’entrano niente) o a dover rinunciare alla visione integrale della Champions League. E non è nemmeno accettabile che la decisione se rivendere o meno i diritti del digitale terrestre pay a chi li può effettivamente esercitare sia affidata esclusivamente all’arbitrio monopolistico di un operatore dominante che metta al centro della valutazione i propri interessi e non l’interesse generale dei telespettatori. Per questo motivo Mediaset invoca la massima vigilanza da parte delle Autorità affinché i diritti per il digitale terrestre, la piattaforma più diffusa nel paese, siano rimessi sul mercato a condizioni eque e non discriminatorie”.