(Teleborsa) – Parte il rimbalzo a Piazza Affari dopo la debacle di ieri. Il Listino milanese così si affianca alle altre borse europee, che portano avanti un movimento di recupero grazie ad una serie di ricoperture. Il collasso dei mercati visto la vigilia ha infatti lasciato le piazze finanziarie del Vecchio Continente molto vulnerabili, ma oggi i mercati si avvantaggiano anche della chiusura sopra i minimi di Wall Street e della performance positiva dell’Asia. Restano sempre presenti le incertezze sulla situazione finanziaria dell’Eurozona, che continuano a deprimere le borse, penalizzando anche la valuta dell’area. Infatti, l’euro si conferma debole nei confronti del dollaro a 1,229 USD (-0,6%), anche se resta sopra i minimi toccati ieri in mattinata a 1,217. In generale ripresa le materie prime, con il petrolio che si riporta sopra i 69 dollari al barile, in attesa dei consueti dati settimanali sulle scorte questo pomeriggio. L’agenda economica prevede un dato americano sul mercato immobiliare e le statistiche sugli ordini di beni durevoli. Intanto, non sono arrivate buone notizie dalla Francia, dove il consumi familiari sono crollati dell’1,2%, risultando molto inferiori alle attese che indicavano un incremento dello 0,1%. Recupera la fiducia delle imprese, anche se le prospettive generali e personali sulla produzione non appaiono molto confortanti. A Milano corrono i settori più penalizzati la vigilia, come le banche ed i titoli petroliferi. L’indice FTSE All Share apre in rialzo dell’1,58% a 19268,71 punti, mentre il FTSE MIB mostra un incremento dell’1,67% a 18694,08 punti. Ben impostato anche il FTSE Mid Cap a 21919,26 punti +1,25% ed il FTSE Star a 10069,4 punti +1,15%. In gran spolvero Prysmian di riflesso alle speculazioni relative a movimenti nell’azionariato, dopo che ieri ClubTre, società controllata da Tamburi, Angelini e D’Amico, ha comunicato di esser salita sopra la soglia del 2%. Si scaldano i petroliferi grazie al progressivo recupero delle quotazioni del greggio verso i 70 dollari. Tenaris rimbalza dopo esser stata molto penalizzata nella sessione precedente, seguita da Saipem. Più contenuta la performance dell’Eni. Torna il denaro fra le banche, che restano il settore più penalizzato nell’ultimo periodo. Unicredit mostra un’ottima performance, nonostante il vice amministratore delegato della compagnia, Sergio Ermotti, ha espresso ieri una certa preoccupazione per l’andamento dei mercati ed i possibili riflessi sui conti delle Istituzioni finanziarie. Brilla anche Mediolanum, grazie alle indicazioni giunte dal numero uno, Ennio Doris, relativamente all’andamento del secondo trimestre. E’ stata anche smentita la possibile fusione con Generali o un interesse per Pioneer o Banca Fideuram. Forte il lusso in scia con il settore europeo, dopo i buoni risultati dell’inglese Burberry. Ingrana la marcia Fiat che mostra buoni guadagni, anche se fa meglio la holding di controllo della famiglia Agnelli Exor. Si illumina l’Enel di riflesso ad un upgrade di HSBC a “overweight” da “neutral”.