(Teleborsa) – Giornata di sofferenza per le principali borse del Vecchio Continente, che a metà seduta, mostrano gli investitori dediti alle vendite. Dopo un’avvio, in timido rialzo gli Eurolistini sono quasi subito passati sotto la linea di parità ripiombando nel baratro a metà mattina quando i listini continentali hanno toccato i minimi di giornata. Sul mercato valutario l’euro resiste nei confronti del biglietto verde. Il cambio tra la moneta unica ed il dollaro si attesta a 1,1929 in salita dello 0,10%. La moneta unica è stata rassicurata dalle parole del presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke che ha dichiarato che i capi di governo europei sono concentrati per la salvaguardia della moneta di Eurolandia e che hanno risorse finanziarie tali da supportare le problematiche dei paesi membri più con debiti più importanti. Inoltre, ieri, il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker ha “salutato con favore le decisioni recenti di Francia e Italia e l’annuncio di ieri della Germania, che dimostrano l’impegno dei paesi europei per il consolidamento dei propri bilanci”. Intanto, Fitch Ratings avverte che il tentativo del Regno Unito di risanare i conti pubblici sarà “formidabile”, a causa dell’impatto senza precedenti delle condizioni economiche e finanziarie. Fitch sottolinea che la tripla A vantata dal regno Unito viene supportata dalla diversificazione e dalla flessibilità dell’economia britannica, oltre che dalla storica capacità di consolidamento dei conti. La Gran Bretagna presenta un rapporto deficit/PIL pari al doppio di quello sopportato in altre fasi di crisi, come negli anni ’70 e nei primi anni ’90. In lieve risalita anche le quotazini del rezo del petrolio, che scambia a 71,6 dollari al barile. Sul fronte macro, buone notizie dalla Germania dove la produzione industriale di aprile è salita oltre le attese del mercato. Tra le piazze europee, Bruxelles arretra dell’1,2% a 2383,12 punti, Zurigo scivola dello 0,57% a 6254,94 punti, Parigi arrewtra dell’ 1,07% a 3377,1 punti ed Amsterdam mostra un decremento dell’1,25% a 313,57 punti. Segno meno anche per Francoforte -0,96% a 5848,5 punti, Londra -1,06% a 5015,32 punti e Madrid -1,43% a quota 8669,5.