
New York – L’obiettivo e’ semplice: rendere operativo il fondo salva stati EFSF in modo che le risorse a disposizione vengano utilizzate per abbassare il costo del denaro di Italia e Spagna, che tanto stanno pesando sulle due economie in crisi. Come? Acquistando titoli di stato sul mercato secondario, alleggerendo le pressioni su Madrid e Roma.
La settimana scorsa i tassi a dieci anni di Spagna e Italia hanno superato i livelli di 7,5% e 6,5% rispettivamente. Oltre la soglia del 7% Grecia, Portogallo e Irlanda si sono viste costrette a chiedere aiuti esterni.
Barclays sostiene che i due paesi spingeranno perche’ in settimana venga reso operativo del fondo EFSF, in modo che vengano acquistati titoli di stato dell’area periferia dell’euro sul mercato secondario, abbassando i tassi dei bond di Madrid e Roma.
A convincere gli analisti della banca britannica sui tempi, e’ il fatto che Monti e Rajoy si incontreranno giovedi’ e che il presidente del consiglio italiano rechera’ visita alla Finlandia, la quale ha sistematicamente richiesto il collaterale per qualsivoglia intervento Ue.
Il problema e’ che l’impatto di un annuncio di questo tipo – dice Barclays – sara’ limitato, se si tiene conto dei costanti problemi di risorse cui deve far fronte il fondo (€150 miliardi dopo il piano di aiuti alle banche spagnole).
Stando alle ultime indiscrezioni nell’Eurozona ci sono inoltre spinte per dotare il fondo salva-stati Esm di un credito illimitato per acquistate titoli di Stato spagnoli e italiani. Lo rivela la Sueddeutsche Zeitung, secondo la quale tra i Paesi fautori dell’iniziativa ci sarebbero Francia e Italia, ma anche responsabili del board della Bce.
Il giornale scrive che ad opporsi al progetto sono invece il governo tedesco e la Bundesbank, che temono un’impennata dell’inflazione, oltre alla messa in discussione dell’indipendenza della Bce e dei Trattati europei.
Secondo il modello allo studio, il fondo Esm dotato di una disponibilita’ di fondi illimitata, dovrebbe poter acquistare in futuro in grosse quantita’ titoli di Spagna e Italia, che poi depositerebbe presso la Bce come garanzie, grazie alle quali potrebbe rifornirsi di denaro fresco da impiegare di nuovo a sostegno dei Paesi dell’euro in crisi.
La Sueddeutsche scrive che un’eventualita’ del genere metterebbe a rischio l’esistenza del governo tedesco, poiche’ una tale licenza bancaria in favore dell’Esm viene respinta non solo dal partito liberale e dall’Unione cristiano-sociale bavarese (Csu), ma anche da larghi settori della Cdu, il partito del cancelliere.