Economia

2009 anno horribilis per i consumi

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(Teleborsa) – In deciso calo le vendite al dettaglio nel 2009, diminuite secondo l’Istat dell’1,6%. Per il Codacons si tratta di un dato allarmante, addirittura il peggiore dal 2001, primo anno di confronto nelle serie. Ancora più grave ed inquietante, poi, è il dato delle vendite alimentari, diminuite dell’1,5%: in pratica gli italiani non hanno più soldi nemmeno per mangiare. Alla luce di tutto ciò il Codacons chiede due cose: ai commercianti di abbassare i prezzi del 20% ed al Governo di salvaguardare la capacità di spesa degli italiani invece di preoccuparsi delle banche e delle imprese. Basta, insomma, con i finti incentivi (vedasi quelli degli elettrodomestici) ed i finti stanziamenti, recita il Codacons. Si deve aiutare davvero chi non ce la fa più ad arrivare alla fine del mese, e subito, non quando la crisi internazionale sarà ormai finita. Dello stesso parere Federconsumatori, secondo cui la crisi del nostro Paese risulta essere soprattutto una crisi da domanda. Chi soffre sono soprattutto le famiglie a reddito fisso, la cui capacità di acquisto è nettamente diminuita nell’arco degli ultimi due anni, così come certificato anche da Banca Italia ed ISTAT. Nella nota di Federconsumatori si legge “Noi riteniamo che il potere d’acquisto dell’ultimo anno si sia ridotto dell’1,9% in termini generali, dopo le riduzioni di circa il 4% nel biennio 2007/2008. Per rilanciare la domanda di mercato non è sufficiente, anche se necessaria, una diminuzione dei prezzi del 20% nè il promesso blocco delle tariffe, promessa mai mantenuta. Oltre tutto siamo di fronte, cosa gravissima, ad un aumento dell’inflazione che si sta attestando a 1,3 in presenza di una forte contrazione dei consumi, e quindi certificando preoccupanti elementi di speculazione sui prezzi”. È invece, fondamentale – sostengono Elio Lannutti e Rosario Trefiletti – intervenire sul potere d’acquisto delle famiglie a reddito fisso attraverso una defiscalizzazione di almeno 1200 Euro all’anno. (segue)