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WALL STREET: SOLO IL NASDAQ RIESCE AD AVANZARE

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Gli indici americani non sono riusciti a contenere i guadagni dell’apertura, scivolati in territorio negativo con il balzo del greggio e il risveglio delle tensioni geopolitiche tra Iran ed Occidente, dopo che Teheran ha fallito nel rispettare l’ultimatum imposto dalle Nazioni Unite sulla continuazione del programma nucleare. Il Dow Jones ha perso lo 0.41% a 12686, l’S&P500 lo 0.09% a 1456, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.26% a 2524.

Le quotazioni sul petrolio sono schizzate sopra i $61 al barile durante l’arco delle contrattazioni, spinte oltre che dagli ultimi numeri sulle scorte settimanali (per i dettagli vai nella sezione Target News), anche dalle notizie relative al mancato rispetto dell’ultimatum imposto dalle Nazioni Uniti da parte dell’Iran sullo stop del programma di arricchimento dell’uranio. I futures con consegna aprile hanno terminato la seduta in progresso di 88 centesimi a $60.85 al barile.

Molti investitori ne hanno approfittato per intascare parte dei recenti guadagni, soprattutto considerando i livelli record su cui viaggiano gli indici e la chiara condizione di ipercomprato in cui si muove l’azionario.

Il balzo dell’oro nero, che potrebbe avere l’effetto di limitare la spesa dei consumatori e gli investimenti aziendali, associato all’imprevista impennata dei prezzi al consumo annunciata a meta’ settimana, hanno risvegliato i timori sulle pressioni inflazionistiche che potrebbero spingere la Federal Reserve a posticipare ulteriormente il tanto atteso taglio dei tassi d’interesse, oltre il previsto.

A determinare il clima positivo in avvio era stato l’accordo raggiunto tra i due colossi hi-tech Apple ([[AAPL]]) e Cisco Systems ([[CSCO]]) sull’utilizzo del marchio “iPhone”. Dalle trattative e’ emerso che la societa’ di Steve Jobs potra’ utilizzare liberamente il marchio nelle operazioni di pubblicizzazione e commercializzazione del “rivoluzionario” telefono cellulare (che sara’ disponibile a partire da giugno).

Restando nel comparto tecnologico, in forte rialzo il titolo della societa’ di chip, Analog Devices ([[ADI]]), salito del 10% circa grazie alle ultime cifre trimestrali e ai commenti bullish di alcuni analisti. In buon progresso anche le azioni della rivale National Semiconductor ([[NSM]]) dopo che la banca d’affari Morgan Stanley ne ha rivisto al rialzo il rating sulla convinzione che gli utili aziendali miglioreranno nell’arco dei prossimi due anni (maggiori dettagli nella sezione )

Tra le altre societa’, poco incoraggianti i numeri diffusi dal colosso delle costruzioni Toll Brothers ([[TOL]]) che ha riportato un calo dei profitti trimestrali del 67%, evidenziando il difficile momento del comparto immobiliare. L’azienda ha dovuto svalutare in bilancio proprieta’ edilizie e il valore dei relativi terreni. Il titolo ha lasciato sul terreno oltre tre punti percentuali.

Nelle mare di notizie su mergers & acquisitions, in evidenza il takeover della societa’ di prodotti alimentari di qualita’ Wild Oats Market ([[OATS]]) da parte della rivale, maggiormente nota, Whole Foods ([[WFMI]]). Il titolo OATS e’ schizzato del 17%; bene anche WFMI premiato da numerosi upgrade degli analisti. (Clicca su Titoli Caldi per i dettagli). Il valore dell’operazione si aggira intorno ai $565 milioni.

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All’interno del Dow Jones, gli unici titoli in grado di chiudere in territorio positivo sono stati Verizon ([[VZ]]) ed Exxon Mobil ([[XOM]]). I maggiori cali sono stati riportati da General Motors ([[GM]]), Caterpillar ([[CAT]]) e Merck ([[MRK]]). A livello settoriale, bene semiconduttori, Internet e petroliferi; giu’ farmaceutici e bancari.

Non ha avuto un rilevante impatto sulle contrattazioni, il dato sulle nuove richieste di sussidio da parte dei disoccupati, sceso di 27 mila unita’ a quota 332 mila, attestandosi ad un livello leggermente superiore a quello atteso dal mercato.

Sul valutario l’euro ha chiuso in lieve calo nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3122. Sessione poco variata per l’oro. I futures con scadenza aprile sono arretrati di $1.00 a $683.00. In calo, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.73% dal 4.692% di mercoledi’.