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Wall Street: sell sul finale scatenati da Fed e crisi europea

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New York – Seduta negativa per la borsa americana nonostante alcuni dati macro positivi sul fronte immobiliare e dei prezzi al consumo. Il tutto all’indomani della pubblicazione di importanti risultati di bilancio di alcuni colossi del settore hi-tech.

In chiusura il Nasdaq cede 53,39 punti (-2,01%) a 2.604,04, l’indice S&P500 perde 15,5 punti (-1,26%) a 1.209,88, mentre Dow più moderato lascia 72,43 punti (-0,63%) a 11.504,62.

Pesano sui mercati le notizie di divisione tra i leader di Francia e Germania sul fondo salva stati. Poco incoraggianti anche le rilevazioni della Fed, secondo cui le società sarebbero sempre più pessimiste sull’outlook economico. L’economia americana rimane infatti in una situazione migliore rispetto alla precedente rilevazione, ma il mercato del lavoro rimane debole e la ripresa sarà a rilento.

Il -5% circa di Apple, che paga una trimestrale insolitamente deludente, pesa sul settore tech. Tra le altre notizie societarie di rilievo, Citigroup ha accettato di pagare quasi 300 milioni di dollari come patteggiamento con la Sec. I titoli avanzano del 4%.

Le vendite di case nuove si sono attestate in settembre ai massimi da aprile 2010 sopra le piu’ rosee previsioni. I dati hanno registrato un balzo del 15% rispetto ad agosto. In calo invece le licenze edili. I prezzi al consumo sono risultati in linea con le aspettative.

Sotto i riflettori il titolo Apple, dopo che il colosso dell’iPhone ha riportato nella serata di ieri risultati di bilancio inferiori alle attese degli analisti. In controtendenza invece Intel, che sale più del 4%, dopo un bilancio migliore delle previsioni. Acquisti anche su Yahoo +2,72%, nonostante il calo dei profitti, pari al 26%, nel corso del terzo trimestre dell’anno.

I mercati americani guardano anche alle notizie arrivate dal fronte europeo, oltre alla notizia di divisione tra Francia e Germania sul fondo salva stati alla decisione di Moody’s di tagliare il rating sul debito della Spagna.

Intanto sul fronte valutario, l’euro nel finale arriva a quota $1,3726; la moneta unica guadagna nei confronti del franco svizzero, mettendo a segno un rialzo a CHF 1,2416, e dello yen a JPY 105,67.

Sul fronte delle commodities, i futures sul petrolio perdono terreno a $86,11 al barile, mentre l’oro arriva a $1.647,00 l’oncia.