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WALL STREET: SALE L’HI-TECH, ESITA IL DOW DOPO RECORD

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Gli indici americani hanno iniziato la sessione poco distanti dalla linea di parita’. In assenza di importanti dati macroeconomici, l’attenzione degli operatori e’ tornata a focalizzarsi sul comparto societario, da cui in mattinata sono emersi segnali contrastati. Il Dow Jones arretra dello 0.06% a 12464, l’S&P500 avanza dello 0.03% a 1426, il Nasdaq e’ in rialzo dell0 0.32% a 2437.

Nella giornata di ieri, il Dow Jones ha aggiornato i massimi, sia intraday che di chiusura, rispettivamente di 12491.91 e 12471.32. Quella di ieri e’ stata la ventunesima chiusura record per l’indice industriale dall’inizio di ottobre. Non sorprenderebbe, dunque, assistere ad alcune preoccupazioni da parte degli operatori riguardo alle attuali valutazioni del mercato.

A spingere i listini ulteriormente al rialzo potrebbero essere le ultime notizie di mergers & acquisitions, notoriamente un segnale incoraggiante per le borse. Il produttore svedese di apparecchiature per le telecomunicazioni, Ericsson ([[ERIC]]) ha annunciato che acquistera’ il fornitore di periferiche network Redback ([[RBAK]]), per $2.1 miliardi.

Nel comparto minerario, Arcelor Mittal, il piu’ grosso produttore di acciaio messicano, ha rilevato Sicartsa dal Grupo Dilacero per $1.44 miliardi. Non sarebbe da escludere quindi una tendenza positiva sul comparto.

Un elemento frenate sugli acquisti potrebbe essere rappresentato dalla trimestrale del corriere internazionale FedEx ([[FDX]]) (la bussola delle attivita’ di business). La societa’ ha riportato nell’ultimo trimestre un EPS di 13 centesimi superiore al consensus, ma un outlook inferiore alle stime sta trasciando il titolo in ribasso di oltre tre punti percentuali.

Alle 16:30 ora italiana sono attesi i dati sulle scorte di petrolio: si prevede un ulteriore calo (2 mln), che rappresenterebbe il quarto consecutivo. Intanto i future con scadenza febbraio, da oggi quelli di riferimento, sono in rialzo di 39 centesimi a $63.85.

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Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro e’ in progresso sul dollaro a quota 1.3218. L’oro avanza di $1.50 a $626.90 all’oncia. In lieve ribasso i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ invariato a 4.5990%.