Società

WALL STREET ESTENDE IL RALLY, VOLA IL NASDAQ

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

I listini americani hanno aperto il nuovo mese in rally, supportati dalla forza nei comparti tecnologico ed energetico. Dopo una partenza incerta il Dow Jones ha archiviato la seduta con un rialzo dello 0.68% a 13448, l’S&P500 ha guadagnato l’1.05% a 1489, il Nasdaq e’ avanzato dell’1.30% a 2630.

Dopo la pausa dovuta al Labor Day (che segna la fine non ufficiale della stagione estiva, il rientro dalle ferie per i lavoratori americani e l’inizio di un mese storicamente negativo per le borse) gli operatori sono cosi’ tornati alle operazioni di trading con un sentiment prevalentemente positivo.

Particolare attenzione verra’ posta nei prossimi giorni al fronte macro, nella speranza di cogliere importanti segnali che possano indicare le prossime mosse della Federal Reserve in tema di politica monetaria. In molti ancora ritengono possibile un taglio del costo del denaro nel meeting del prossimo 18 settembre.

In giornata, l’indice ISM manifatturiero ha segnalato come atteso un rallentamento dell’attivita’ nell’ultimo mese. Il dato si e’ attestato a quota 52.9 punti dai 53.8 del mnese precedente. In calo anche la spesa per le costruzioni, arretrata dello 0.4%, oltre le attese degli economisti.

Lo scorso venerdi’ gli indici hanno chiuso la sessione in buon rialzo supportati dall’ottimismo originato da una proposta della Casa Bianca sull’assistenza alle famiglie colpite dalla crisi dei mutui e dalle dichiarazioni della Federal Reserve circa il proprio intervento per garantire protezione all’economia dalle turbolenze che hanno interessato recentemente i mercati finanziari.

Ad offrire supporto nell’arco delle contrattazioni giornaliere sono state le buone performance dei titoli tecnologici ed energetici. Il comparto dei semiconduttori ha ricevuto una spinta fin dall’avvio dall’annuncio della Semiconductor Industry Association relativo ad un aumento delle vendite di chip nel mese di luglio pari al 2.2%.

Il gigante Intel ([[INTC]]) ha anche beneficiato dell’aumento del relativo target price da $29 a $31 operato dagli analisti di Banc of America Securities. Tra i titoli Internet in forte rialzo Yahoo! ([[YHOO]]), sulla scia dei commenti positivi di Bear Stearns, Google ([[GOOG]]) e Baidu.com ([[BIDU]]). Sugli scudi anche Apple ([[AAPL]]), forte delle vendite di iPhone (nell’ultimo mese in testa nei mercati americani) e delle aspettative circa la presentazione di nuovi prodotti.

A soffrire maggiormente e’ stata una serie di istituzioni finanziarie dopo che la banca d’affari Merrill Lynch ha tagliato le stime su ben 12 societa’ a larga capitalizzazione.

In evidenza anche il settore farmaceutico. In buon progresso Eli Lilly ([[LLY]]): le ultime ricerche hanno dimostrato che il trattamento contro la schizofrenia sta dando risultati efficaci pur in assenza degli effetti collaterali creati invece dai precedenti farmaci. Giu’ invece Merck ([[MRK]]), nonostante lo studio sulle pillole utilizzate nell’aumento del colesterolo “buono” abbia rispettato il raggiungimento degli obiettivi preposti dai ricercatori.

Anche il comparto dell’auto ha attratto l’attenzione degli operatori. La sorpresa e’ arrivata da General Motors ([[GM]]) che ha riportato una crescita del 5% delle vendite nell’ultimo mese, in controtendenza con quanto atteso dagli analisti (calo del 5%). Buoni anche i numeri di Honda Motor ([[HMC]]), Nissan e Mitsubishi.

Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul
link INSIDER

Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio ha continuato a spingersi al rialzo varcando la soglia dei $75 fungendo cosi’ da catalizzatore per i titoli del settore. I futures con consegna ottobre sono avanzati di $1.04 (+1.4%) a $75.08 al barile, massimi di un mese.

Sul valutario, euro in leggero calo rispetto al dollaro: nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3610. In buon progresso l’oro. I futures con consegna dicembre hanno chiuso a $691.50 all’oncia, in rialzo di $9.60. In calo, infine, i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.558%.