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Wall Street estende il rally a tre sedute dopo il voto greco

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New York – Avanzano i listini azionari americani che riescono a estende a tre il numero di sedute in rally dopo un avvio difficile su cui ha pesato il piu’ classico dei “sell the news” in seguito al cruciale voto di fiducia in Grecia al piano di austerita’ da 28 miliardi di euro (piu’ altri 50 di privatizzazioni). Il si era comunque previsto fin dall’inizio.

La Grecia e’ dunque per il momento salva (se il voto non passava il debito sovrano sarebbe caduto in default a meta’ luglio) ma fuori dal parlamento gli scontri tra manifestanti e polizia sono violenti. L’indice EuroStoxx 50 delle piazze finanziarie europee ha chiuso in progresso dell’1,9%. Si tratta del rally piu’ intenso degli ultimi due mesi. Piazza affari mette a segno un bel 2,16%, secondo solo al balzo di Atene.

L’euro invece ha perso quota dopo il voto, con gli investitori che scommettono che l’esito in Parlamento non giustifica il rally che la moneta unica ha messo a segno sin qui questa settimana.

Il voto e’ passato comunque per soli 4 voti di margine e fuori dal palazzo Syntagma proseguono gli scontri violenti tra forze di polizia e manifestanti che stanno esprimento la loro collera contro un piano che prevede 28,4 miliardi di tagli alle spese e incremento delle tasse.

Il Dow Jones ha aperto in cauto rialzo e ora scambia in progresso dello 0,62%, il Nasdaq avanza dello 0,51% e l’S&P 500 dello 0,84%. Esteso dunque il rally importante delle ultime due sedute, che ha spinto l’indice S&P 500 in rialzo del 2,2%. L’indice della volatilita’ CBOE, misura della paura che aleggia nei mercati e’ scivolato sotto i 19 punti dopo aver superato quota 20.

Il nervosismo e’ invece molto alto nei mercati valutario. L’euro e’ in lieve flessione sui mercati newyorchesi a $1,4367 (-0,03%), con la spinta in arrivo dalle speculazioni secondo cui la Banca centrale europea imporra’ una stretta di politica monetaria la prossima settimana che si e’ esaurita. Quanto ai Treasury, i rendimenti del decennale sono in calo di 3,6 punti base a quota 3,06%.

Sul fronte delle commodities, i futures con consegna agosto sul petrolio salgono dello 0,5% a $93,35 al barile. I contratti analoghi sull’oro sono invece in progresso dello 0,47% a 1.507,2 l’oncia.