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WALL STREET: DOW IN FORTE CALO, SCATTA BLOCCO

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Dopo circa mezz’ora dalla soglia di meta’ giornata di contrattazioni, le forti perdite sull’indice Dow Jones, che segna una cessione superiore ai 200 punti, fanno scattare al NYSE il blocco degli ordini automatici di vendita, una misura per contenere l’eccesso di ribasso.

Volatilita’ anche sul Nasdaq Composite che, ancora sotto l’influsso negativo di Microsoft, oscilla intorno a quota 2.600.

(Verifica quotazioni indici aggiornate IN TEMPO REALE in prima pagina)

L’annuncio della piu’ grande softwarehouse del mondo, che ha ammesso di non riuscire per la prima volta in dieci anni a rispettare le aspettative sui risultati di bilancio trimestrali, ha influito negativamente su sutto l’high tech, gia’ indebolito dalle deludenti performance del settore dei personal computer.

Pesano sul mercato anche le perdite di Sun Microsystems e EMC dopo che la banca d’affari Bear Stearns ne ha ridotto il rating sostenendo che le attuali condizioni economiche avranno come effetto un rallentamento della spesa nel settore dell’information technology delle due societa’ di applicazioni per le reti di comunicazione. Un punto sul quale molti analisti concordano.

“Tutti i segnali mostrano un reale rallentamento dell’economia americana – sostiene Catherine Garrigues, analista di Indocam Asset Management – Gli effetti sono ormai evidenti per i bilanci societari nel settore informatico e delle telecomunicazioni, due comparti che hanno spinto il mercato in forte rialzo negli ultimi cinque anni”.

Agli ordini di vendita accumulatisi sul comparto tecnologico, si aggiunge inoltre la forte volatilita’ causata dal cosiddetto ‘triple-witching’ (le tre strghe), ossia la scadenza contemporanea di futures, opzioni e opzioni sui futures.

Poco incoraggianti anche i dati macroeconomici diffusi questa mattina negli Stati Uniti: mentre l’indice dei prezzi al consumo e’ cresciuto in novembre dello 0,2%, in linea con le attese degli analisti, il dato relativo alla produzione industriale Usa ha segnato in novembre una flessione dello 0,2%, ben al di sotto di quanto si attendeva il mercato.

Gli analisti concordano sul fatto che la Federal Reserve non abbia altra soluzione che quella di ridurre i tassi d’interesse; il quando rimane tuttavia un’incognita. Gli economisti dubitano pero’ che questo possa avvenire in occasione del prossimo incontro del FOMC, il comitato della banca centrale americana che decide in materia di politica monetaria, in agenda il martedi 19 dicembre.

“La Fed potrebbe abbandonare ufficialmente la politica di aumento del costo del denaro gia’ a partire dalla prossima settimana – dice Paul Christopher, economista di A.G. Edwards – proseguendo una riduzione dei tassi d’interesse nel gennaio 2001”.

Di parere contrario Tony Crescenzi, capo analista della sezione Capital Markets alla boutique finanziaria Miller Tabak & Co., secondo cui Alan Greenspan potrebbe procedere con un riduzione del costo del denaro gia’ a partire dalla prossima settimana.

“La Federal Reserve potrebbe tagliare i tassi di interesse a breve gia’ martedi’ prossimo – sostiene Crescenzi – A prescindere daquello che dice oggi il Washington Post riportando indiscrezioni dalla capitale Usa”.

Sui listini in generale mostrano tendenza al rialzo il settore del trasporto aereo, oro, petrolifero, utility.

Segno meno per semiconduttori, personal computer, Internet, biotech, commercio.

Tra i principali titoli in movimento a meta’ giornata sulle borse americane:

Nel settore dei informatico, Microsoft Corp. (MSFT), la piu’ grande softwarehouse del mondo, ha annunciato alla chiusura dei mercati che utili e fatturato relativi al secondo trimestre saranno inferiori alle previsioni a causa del rallentamento nelle vendite di PC. La societa’ di Bill Gates prevede adesso di chiudere il trimestre con un utile compreso tra 46 e 47 centesimi e un fatturato tra $6,4 e $6,5 miliardi. Per entrambi i dati, il calo e’ del 5%-6%. Il titolo Microsoft perde oltre il 10%.
(Vedi Utili: profit warning, e’ la volta di Microsoft)

Nello stesso settore, Oracle Corp. (ORCL), la seconda softwarehouse del mondo, ha chiuso il secondo trimestre del suo anno fiscale con un utile di $0,11 per azione, superiore alle attese del mercato per un centesimo di dollaro. Nello stesso periodo dello scorso anno gli utili erano di $0,06 per azione. Il titolo guadagna quasi il 5%.
(Vedi Utili: Oracle batte le aspettative)

Sempre nel settore informatico, John E. Warnock ha annunciato le dimissioni dalla carica di amministratore delegato di Adobe Systems Inc. (ADBE) dopo che la societa’, da lui stesso fondata quasi 20 anni fa, ha riportato utili trimestrali in ribasso del 18% sull’anno. La softwarehouse specializzata in prodotti per la grafica ha annunciato ieri dopo la chiusura dei mercati americani di aver registrato per il quarto trimestre un utile netto di $79,2 milioni, pari a 31 centesimi per azione. Sebbene gli analisti di Wall Street si attendessero utili contenuti a 29 centesimi per azione, i risultati sono nettamente inferiori ai $97,4 milioni o 38 centesimi per azione avuti nello stesso periodo dello scorso anno. Il titolo Adobe guadagna oltre l’ 11%.
(Vedi Utili: lascia CEO Adobe dopo risultati deludenti)

Ancora nel settore informatico, Red Hat Inc. (RHAT), la societa’ che commercializza una versione ‘facile da usare’ del sistema operativo Linux, ha riportato per il terzo trimestre del suo anno fiscale una perdita di un centesimo per azione, la meta’ rispetto a quanto si attendeva il mercato. Nonostante cio’ il titolo perde il 2,5%.
(Vedi Utili: Red Hat batte aspettative di mercato)

Nel settore fotografico, Polaroid Corp. (PRD), la societa’ leader nel settore delle pellicole istantanee da poco rimossa dall’indice S&P 500, ha annunciato questa mattina che gli utili operativi relativi al quarto trimestre saranno inferiori alle aspettative di mercato a causa principalmente del rallentamento dell’economia. Il titolo perde il 9,5%.
(Vedi Utili: Polaroid prevede di non farcela)

Nel settore industriale, Black & Decker Corp. (BDK), il primo produttore al mondo di attrezzature da lavoro e per il fai-da-te, ha diffuso questa mattina un ‘profit warning’ relativo al quarto trimestre. La societa’, che sembra risentire del rallentamento delle vendite negli Stati Uniti e del declino dei profitti sul mercato europeo, prevede adesso di chiudere il trimestre con un utile, esclusi oneri straordinari, compreso tra 95 centesimi e $1,05 per azione, ben al di sotto di $1,46 per azione stimato dal team di analisti di First Call/Thomson Financial. Il titolo perde quasi il 3,5%.
(Vedi Utili: black & decker vede nero, inciampa in UE)

Nel settore aerospaziale, il gruppo americano Raytheon Co. (RTNB) ha stretto una joint-venture paritetica con il gruppo di difesa francese Thales (ex Thomson-CSF SA) che avra’ sede in California e a Parigi, e che impieghera’ 1300 persone. Il titolo Raytheon guadagna quasi l’ 1,5%.
(Vedi Joint venture Raytheon-Thales (ex Thomson-Cfs))

Nel settore delle telecomunicazioni, Gary Daichendt, vice direttore generale di Cisco Systems Inc. (CSCO), ha annunciato le sue dimissioni dai vertici del colosso mondiale delle infrastrutture per le telecomunicazioni con l’obiettivo di valutare nuove opportunita’ di carriera; e’ il secondo alto dirigente ad abbandonare negli ultimi quattro mesi. Il titolo perde quasi il 5,5%.
(Vedi Tlc: Cisco, abbandona braccio destro di Chambers )

Nel settore farmaceutico, la statunitense Abbott Laboratories (ABT) ha annunciato l’acquisto di Knoll Pharmaceutical Co., divisione del gigante chimico tedesco BASF AG, per $6,9 miliardi. Il titolo Abbott perde il 2%.
(Vedi Biotech: Abbott acquista divisione BASF per $7Mld)

Nel settore dei prodotti di largo consumo, Clorox Co. (CLX) perde l’ 11% dopo aver fatto sapere che gli utili relativi al secondo trimentre fiscale 2001 saranno inferiori alle attese del mercato e a quanto registrato nello stesso periodo dello scorso anno.
(Vedi Utili: Clorox brucia 13% su ‘profit warning’)

Nel settore informatico, Sun Microsystems (SUNW) perde oltre il 7,5% e EMC (EMC) perde oltre il 10,5% dopo che Andrew Neff, analista di Bear Stearns, ha ridotto il rating di entrambi i titoli da “Buy” ad “Attractive” ritenendo che il rallentamento dell’economia avra’ un effetto particolarmente negativo sulla spesa delle societa’ di information technology.

Ecco di seguito la lista dei 10 titoli piu’ scambiati
al New York Stock Exchange (dati delle 12:00) con rispettivi
volumi, prezzi e variazioni percentuali (verificare aggiornamenti cliccando
sul simbolo dei singoli titoli)
:

SIMBOLO

SOCIETA’

VOLUME

PREZZO

(in $)

VARIAZIONE

(in punti)

VARIAZIONE

(percentuale)

GE

General Electric Company 

21,674,100

49.813

-1.625

-3.16%

EMC

EMC Corporation 

19,140,600

66.938

-7.688

-10.30%

PFE

Pfizer Inc 

15,269,200

45.750

+0.188

+0.41%

C

Citigroup Inc. 

14,641,500

48.938

-1.813

-3.57%

LU

Lucent Technologies Inc. 

12,473,200

17.750

-0.938

-5.02%

NT

Nortel Networks Corporation 

11,931,700

37.125

-1.625

-4.19%

CPQ

Compaq Computer Corporation 

11,387,600

17.230

-1.470

-7.86%

AOL

America Online, Inc. 

11,298,300

47.120

-2.880

-5.76%

T

AT&T Corp. 

10,550,600

21.250

-0.750

-3.41%

ABT

Abbott Laboratories 

9,177,500

47.063

-1.063

-2.21%

Ecco di seguito la lista dei 10 titoli piu’ scambiati
al Nasdaq (dati delle 12:00) con rispettivi volumi, prezzi e
variazioni percentuali (verificare aggiornamenti cliccando sul simbolo dei
singoli titoli)
:

SIMBOLO

SOCIETA’

VOLUME

PREZZO

(in $)

VARIAZIONE

(in punti)

VARIAZIONE

(percentuale)

CSCO

Cisco Systems

14,874,000

52.000

-0.125

-0.24%

INTC

Intel

13,340,900

33.188

-2.813

-7.81%

SUNW

Sun Microsystems

11,712,200

45.875

0.00

0.00

WCOM

WorldCom

10,114,600

14.938

+0.250

+1.70%

DELL

Dell Computer

9,267,800

18.375

-1.875

-9.26%

AAPL

Apple

8,012,800

14.625

-2.375

-13.97%

JNPR

Juniper Networks

7,645,700

148.000

-8.000

-5.13%

ORCL

Oracle

7,693,900

30.438

-1.063

-3.37%

QCOM

Qualcomm

6,007,500

101.188

+1.563

+1.57%

JDSU

JDS Uniphase

6,032,600

67.563

-0.563

-0.83%