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Wall Street debole nell’ultima seduta dell’anno

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New York – Chiusura di fine anno in rosso per la borsa di New York dove l’indice Dow Jones ha segnato una flessione dello 0,58% a 12216,05 punti. In calo anche l’indice Nasdaq che ha registrato un ribasso dello 0,33% a 2605,15 punti. (vedi performance in fondo pagina).

Il bilancio, per Wall Street, non è dei migliori: ma si mette in evidenza in ogni caso la resistenza del Dow Jones, che ha messo a segno nel 2011 un rialzo del 5,53%, arroccandosi sopra quota 12.000 punti. Il Nasdaq ha perso invece in questi ultimi 12 mesi l’1,80%, mentre lo S&P chiude il 2011 in negativo di una frazione (-0,04%), cioe’ esattamente dove era un anno fa.

“I volumi sono bassi e i movimenti di oggi non significheranno nulla – commenta Didier Abbato, vice direttore generale e consulente di trading senior presso Saxo Bank, a Copenhagen, intervistato da Bloomberg – Dunque lo S&P 500 terminerĂ  l’anno in territorio positivo”.

Nessun dato economico rilevante è in arrivo dal fronte economico e i volumi sono pressocché inesistenti. Seduta dunque totalmente priva di spunti rilevanti.

Tra i titoli bancari, Bank of America +0,22%, Citigroup -0,90%, Morgan Stanley -0,50%, Goldman Sachs -0,15% e JP Morgan -0,71%. Sul fronte dei tecnologici, piatti i semiconduttori, con il Philadelphia Semiconductor Index che fa appena +0,02%. Male il settore aereo, con US Airways -1,34% e forte tonfo soprattutto per AMR -34,46%, dopo che la societĂ  che controlla la compagnia aerea American Airlines ha affermano che il titolo sarĂ  soggetto al delisting il prossimo 5 gennaio. Da segnalare che l’Arca Airline Index ha ceduto quest’anno piĂą del 50%, a causa della debolezza della domanda e dell’aumento dei prezzi dei carburanti.

Protagonista indiscusso anche oggi l’euro, che si mantiene sotto quota $1,30 e al momento risale nei confronti del dollaro (+0,27%, a $1,2987). La moneta unica cede verso il franco svizzero lo 0,32%, a CHF 1,2144 e cala dello 0,47% sullo yen, a JPY 100,01, dopo aver testato il minimo in 10 anni, scendendo anche sotto la soglia psicologica a quota JPY 100.

Riguardo alle commodities, infine, i futures sul petrolio sono in calo dello 0,53% a quota $99,12 al barile, mentre le quotazioni dell’oro avanzano del 2,15%, a $1.574,10.

I rendimenti dei Treasury a 10 anni sono in calo all’1,874%. I Treasury si avviano a concludere il miglior anno dal 2008, grazie alla corsa verso i titoli di stato Usa degli investitori di tutto il mondo, che hanno snobbato la decisione di S&P di tagliare la tripla A degli Stati Uniti. Stando ai dati diffusi da Bank of America Merrill Lynch e riportati da Bloomberg, i titoli di debito americani hanno garantito un ritorno del 9,6% nel 2011.