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Wall Street chiude poco mossa nella mini-seduta del Black Friday

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NEW YORK (WSI) – Chiusura poco mossa per Wall Street, all’indomani del Thanksgivin: oggi gli scambi  si sono fermati con tre ore di anticipo, permettendo di portare avanti le celebrazioni iniziate gia’ ieri e che oggi sono continuate al New York Stock Exchange.

Il Dow Jones ha perso 14,9 punti, lo 0,08%, a quota 17.798,49 appesantito da Walt Disney (-2,98%): il suo canale sportivo Espn ha perso in un anno 3 milioni di abbonati.

L’S&P 500 ha aggiunto 1,24 punti, lo 0,06%, a quota 2.090,11. Il Nasdaq ha guadagnato 11,38 punti, lo 0,22%, a quota 5.127,52. Rispetto a una settimana fa, l’indice delle 30 blue chip e’ scivolato dello 0,1%, quello benchmark ha finito praticamente invariato mentre il Nasdaq ha messo a segno un +0,4%.

Per il Nasdaq e’ stata la seconda ottava di fila in rialzo.

Oggi è il giorno del Black Friday, con milioni di consumatori americani che stanno facendo la fila già da ore per comprare l’oggetto dei loro desideri.

Importanti saranno i dati sulle vendite che saranno comunicati dalle principali società di vendite al dettaglio. I numeri daranno un’idea alla Fed della reale propensione agli acquisti negli Stati Uniti.

Tra i titoli, sotto pressione Walt Disney, dopo che il colosso media ha reso noto che la sua rete televisiva sporitiva ESPN ha perso 3 milioni di utenti, in un solo anno.

Brilla KaloBios Pharmaceuticals – il titolo su cui un trader americano ha scommesso al ribasso andando in rovina. Rally oltre +73% in mercato dopo che il neo amministratore delegato, Martin Shkreli, ha postato un tweet  in cui annuncia la decisione di smettere di prestare le azioni della società.

In attesa del grande evento dell’anno, ovvero del sempre più probabile rialzo dei tassi da parte della Fed, il cui annuncio è atteso alla del meeting del Fomc (che durerà il 15 e il 16 dicembre), gli investitori si concentreranno nelle prossime sedute sulle parole di Janet Yellen, presidente della Fed. Yellen parlerà due volte nel corso della prossima settimana.

Il prossimo giovedì 3 dicembre la Bce  a sua volta annuncerà nuove misure ultra espansive di politica monetaria, tra cui – secondo quanto anticipato dal numero uno Mario Draghi e secondo le speculazioni degli investitori – il potenziamento del quantitative easing (QE) e l’ulteriore taglio dei tassi.

Sempre la prossima settimana, il prossimo venerdì 4 dicembre, sarà pubblicato il report occupazionale Usa relativo al mese di novembre, l’ultimo grande dato prima della decisione sui tassi. Lo stesso giorno ci sarà anche il meeting dell’Opec, a Vienna.

Sul mercato delle materie prime, il petrolio ha chiuso in forte calo l’ultima seduta della settimana condizionato dal rally del dollaro e da dati deludenti arrivati dalla Cina. Il rafforzamento del biglietto verde rende piu’ costoso il greggio per gli acquirenti stranieri.  Il focus si sposta al 4 dicembre prossimo, quando a Vienna si riunira’ l’Opec. E’ escluso un taglio alla produzione ma qualche analista dice che una mossa a sorpresa non e’ da escludere. Al Nymex, il contratto a gennaio del petrolio ha perso 1,33 dollari, il 3,09%, a 41,71 dollari al barile. Nella settimana corta (ieri i mercati Usa sono rimasti chiusi per celebrare il Giorno del ringraziamento), c’e’ stato un calo dello 0,45%.

Sul mercato valutario, cambio euro dollaro -0,31% a $1,0577. Dollaro/yen +0,07% a JPY 122,66.

A livello societario, Target ha guadagnato terreno (+0,38%): il gruppo retail ha detto che il weekend legato agli acquisti e’ iniziato bene con risultati “senza precedenti” sul sito target.com e un intenso traffico nei suoi negozi nella giornata di ieri. Wal-Mart (-0,58%) ha comunicato che oltre 25 milioni di persone hanno visitato il suo sito Internet e la relativa app in vista del lancio odierno degli sconti.

In attesa dei primi bilanci sulle vendite, la performance di vari titoli non ha brillato Amazon (-0,31%), Macy’s (-0,97%), J.C. Penney (-0,73%), Nordstrom (-0,31%).

In vista dei dati sulle immatricolazioni americane a novembre, in arrivo martedi’ prossimo, Fiat Chrysler Automobiles ha aggiunto il 2,43% a 14,35 dollari con la controllata Ferrari che ha accelerato dello 0,88% a 46,06 dollari (sotto il prezzo di Ipo a 52 dollari). General Motors si e’ mossa poco (+0,08%) e Ford (-0,14%) ha invece decelerato.