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Wall Street contrastata. Video: “Allarme bolla” sui bond Usa

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NEW YORK (WSI) – Avvio di settimana contrastato per Wall Street con il Dow che, per la prima volta, dopo sei sedute di fila di guadagni, chiude con segno meno (-0,10% a 13.882 punti). Negativo anche lo S&P’500 che lascia sul terreno lo 0,20% (1.500 punti) dopo ben otto sedute con segno più. In recupero invece il Nasdaq che, supportato da Apple, guadagna lo 0,14% a 3.154 punti. Restano tuttavia numerosi i dubbi sulla tenuta del mercato in presenza di un aumento congiunto dell’indice di volatiltà Vix e dei rendimenti dei Treasuries. Volumi bassi.

Dal fronte macroeconomico sono arrivati dei segnali contrastanti con la delusione dal dato relativo alle vendite di case con contratti in corso di dicembre, che sono scese -4,3% su base mensile, rispetto alla performance invariata attesa. Positivo il dato relativo agli ordini dei beni durevoli, che nel mese di dicembre hanno battuto la attese del mercato, balzando +4,6%.

Venerdi’ l’indice S&P500 ha chiuso al di sopra dela soglia dei 1.500 punti per la prima volta dal dicembre del 2007. Il listino ha più che raddoppiato il suo valore dal minimo in 12 anni testato nel 2009, complici gli utili societari che sono cresciuti per tre anni, e grazie ovviamente alla corposa iniezione di liquidità messa a disposizione da parte della Federal Reserve. L’indice si trova a un livello inferiore di appena -4% rispetto al record assoluto toccato nell’ottobre del 2007, a 1.565,15.

Ma a questo punto è difficile dire se Wall Street sarà pronta per salire di un altro 5% o se invece all’orizzonte si staglia una fase di correzione di -5%, come afferma lo stesso John Haynes, responsabile della divisione di ricerca presso Investec Wealth & Investment, a Londra. “E’ chiaro che il mercato è piuttosto in avanti rispetto ai minimi testati in precedenza, il che fa presumere che prima o poi ci sarà una pausa. Siamo ancora nel pieno della stagione degli utili societari e il rischio politico è ancora elevato, per cui gli investitori si stanno chiedendo se i guadagni siano sostenibili”.

A proposito di “rischio politico”, arriva però una buona notizia dall’agenzia di rating Fitch, secondo cui, dopo il compromesso alla Camera per posticipare a maggio la decisione sull’innalzamento del tetto sul debito, gli Usa non rischiano più di perdere la tripla AAA. Di fatto, per Fitch un accordo credibile di medio termine sulla riduzione del deficit porterà alla conferma della “Aaa” e alla revisione al rialzo dell’outlook da “negativo” a “stabile”. Tuttavia, in assenza di un piano di questo genere, “l’outlook negativo si tradurrebbe probabilmente in un downgrade nel corso del 2013”.

Vale la pena evidenziare comunque, che le recenti vendite sui Treasuries a 10 anni, hanno portato i rendimenti decennali a salire al 2% per la prima volta dallo scorso aprile, anche se dopo le 16 ora italiane i rendimenti limano i guadagni all’1,977%. Si conferma così, dunque, lo spostamento recente dei fondi da asset reputati sicuri – come appunto i titoli di stato Usa – ad asset di rischio, come appunto i mercati azionari.

Tra i singoli titoli, focus su Facebook, +2,3% che guadagna terreno dopo che e’ emerso come i trader sul mercato delle opzioni non siano mai stati cosi’ ottimisti da quando il social media piu’ popolare al mondo ha fatto il suo ingresso in borsa.

Buy anche su Furiex Pharmaceuticals: la compagnia farmaceutica e i suoi partner hanno ottenuto il via libera dalle autorita’ di regolamentazione del mercato per la commercializzazione dei farmaci contro il diabete negli Usa.

Il colosso Caterpillar è un’altra storia della giornata, dopo la pubblicazione di risultati di bilancio migliori delle attese. Quotazioni +2% circa.

In ambito valutario, l’euro -0,41% a $1,3444; dollaro/yen -0,19% a JPY 90,72. Euro/yen -0,34% a JPY 121,94. Focus sulla performance della moneta unica, che avrebbe spazio per crescere ancora, fino a quota $1,37.

I commodities, i futures sul petrolio +0,10% a $96,55 al barile, oro -0,14% a $1.656,50 l’oncia.

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