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WALL ST: SETTIMANA AL NUOVO RECORD, INFLAZIONE OK

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Gli indici azionari americani hanno chiuso la seduta in leggero rialzo (lontani pero’ dai migliori livelli giornalieri), sostenuti dall’incoraggiante dato sull’inflazione che ha incrementato le speranze di un taglio del costo del denaro da parte della Fed nei primi mesi del prossimo anno. Il Dow Jones ha terminato la giornata in progresso dello 0.23% ad un nuovo record di chiusura di 12445 (massimo intraday 12454); l’S&P500 e’ avanzato dello 0.11% a 1427, il Nasdaq ha guadagnato lo 0.14% a 2457. Le performance settimanali sono rispettivamente di +1.1%, +1.2% e +0.8%.

A novembre, i prezzi al consumo
non hanno registrato alcuna variazione, cosi’ come la versione “core” del dato (che esclude le componenti piu’ volatili quali cibo ed energia): per entrambi i dati era atteso un rialzo dello 0.2%. Superiore alle attese e’ invece risultato il dato sulla produzione industriale
dello scorso meso, cresciuto dello 0.2% contro un consensus neutro.

La Federal Reserve ha ribadito, nel corso della settimana, in occasione della decisione sui tassi d’interesse (lasciati fermi al 5.25% per la quarta volta consecutiva), che continuera’ a svolgere un ruolo di vigilanza sulle pressioni inflazionistiche: il dato odierno ha diffuso maggiore ottimismo sulle prossime mosse di politica monetaria della Banca Centrale, che potrebbero assumere un atteggiamento espansivo prima del previsto.

I listini sono riusciti ad avanzare anche oggi nonostante l’aumento dei prezzi energetici, con il petrolio schizzato oltre i $63 sulla scia della decisione dell’OPEC di tagliare ulteriormente la produzione. I futures con scadenza gennaio hanno chiuso in rialzo di 92 centesimi a $63.43 al barile, realizzando una performance settimanale pari a +2.3%

Tra le notizie societarie, in ambito di utili si distingue la trimestrale del colosso software Adobe Systems ([[ADBS]]): EPS in linea con le attese e ricavi superiori alle stime, quanto basta per far registrare al titolo un rialzo superiore al 5%.

In linea con le attese anche i numeri del colosso del trading online E*Trade ([[ET]]) che ha anche annunciato il passaggio delle contrattazioni del titolo dal Nyse al Nasdaq.

Ancora nel comparto hi-tech, riflettori puntati su Apple Computer ([[AAPL]]), il cui titolo e’ scivolato di quasi l’1% dopo aver posticipato la presentazione
dei dati trimestrali ed annunciato la revisione dei dati d’esercizio degli ultimi due anni a causa di problemi rilevati nel processo delle stock option.

Stando ad alcuni rumors, il colosso informatico Dell ([[DELL]]) sarebbe intenzionato all’acquisto dell’unita’ PC del secondo maggiore venditore cinese, Founder Group.

All’interno del Dow Jones, i maggiori rialzi sono stati registrati da Honeywell, Procter & Gamble e Citigroup. Le maggiori pressioni di vendita hanno interessato invece Exxon Mobil, Walt Disney e General Motors.

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Sugli altri mercati, sul valutario, euro ancora debole nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di venerdi’ a New York il cambio tra le due valute e’ a quota 1.3079. In forte calo l’oro. I futures con scadenza febbraio hanno ceduto $11.80 a $619.10 all’oncia. In leggero calo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.597% dal 4.595% di giovedi’.