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WALL ST: GREGGIO GIU’ MA GLI INDICI NON AVANZANO

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Avvio poco sotto la parita’ per gli indici americani. Nei minuti iniziali il Dow Jones cede lo 0.12% a13353, l’S&P500 lo 0.26% a 1477, il Nasdaq arretra dello 0.13% a 2657. Grande attenzione e’ rivolta al comparto manifatturiero per maggiori dettagli sullo stato dell’economia Usa.

Il comparto delle blue chips e’ riuscito ad avanzare nelle ultime quattro sedute supportato dai commenti di importanti membri Fed su un possibile, ulteriore taglio ai tassi d’interesse nel meeting del Fomc del prossimo 11 dicembre. Il rallentamento economico in atto, innescato dalla debolezza del comparto immobiliare e dalla piu’ recente crisi del credito, potrebbe spingere i governatori della Banca Centrale Usa ad operare un abbassamento dei fed funds (che al momento sono al 4.5%) nel tentativo di rilanciare l’attivita’ produttiva Usa.

Il dato economico che verra’ rilasciato in giornata potrebbe offrire importanti segnali sulle future mosse di Bernanke & Co. in ambito di politica monetaria. Alle 16:00 ora italiana sara’ diffuso l’indice ISM del comparto manifatturiero per cui e’ prevista una lieve flessione a 50.5 punti dai 50.9 del mese precedente. Numeri in grado di rafforzare le speranze di un taglio ai tassi potrebbero continuare a spingere i listini al rialzo anche oggi. Ricordiamo che per l’indicatore un valore inferiore ai 50 punti indica una contrazione dell’attivita’ manifatturiera.

Intanto, il presidente della Fed di Boston, Rosengren, in un intervento effettuato negli ultimi minuti ha annuncito una crescita economica “ben al di sotto del potenziale” nei prossimi due trimestri, comunque destinata a migliorare nella seconda meta’ del 2008.

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A livello societario, a polarizzare l’attenzione degli operatori sara’ l’intero comparto dell’auto in occasione della comunicazione delle vendite mensili delle case automobilistiche.

Tra le operazioni di mergers & aquisitions, in evidenza il settore tecnologico. La conglomerata francese Vivendi ha annunciato nel weekend la fusione del proprio business dei videogames con il colosso americano Activision (ATVI). La nuova societa’ avra’ il nome di Activision Blizzard. Il titolo, che aveva gia’ guadagnato parecchio nelle ultime due settimane grazie alle forti vendite riportate all’inizio del periodo festivo, e’ schizzato +26% nel preborsa.

Nel comparto hi-tech soffre il gruppo di brokeraggio online E*Trade (ETFC) a causa del downgrade a Sell di Bank of America che ha anche tagliato le stime sul prezzo obiettivo da $9 a $2.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico il greggio continua ad allontanarsi dai massimi. Nelle contrattazioni elettroniche i futures con consegna gennaio segnano un ribasso di $0.88 a $87.80 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in lieve recupero nei confronti del dollaro a quota 1.4673. L’oro avanza di $2.20 a $791.30 all’oncia. In rialzo i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.88%.

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