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VORAGINE FONDI: PERSI 40 MILIARDI DA INIZIO ANNO

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(WSI) –
L’ultimo appello per salvare
l’industria italiana del risparmio
gestito arriva direttamente
con i dati di raccolta di ottobre.
Secondo le anticipazioni diffuse
da Assogestioni, il sistema fondi
ha bruciato 7,2miliardi di euro.
E per il secondo mese consecutivo
l’ondata dei disinvestimenti
ha colpito indistintamente
tutte le categorie di prodotti:
dagli obbligazionari agli azionari,
fino ad arrivare agli hedge
(-88 milioni a ottobre), che si sono
sempre cotraddistinti nel
tempo per la loro costanza di risultati
positivi.


Così, con la batosta di ottobre,
il deflusso da inizio anno ha raggiunto
la soglia dei 40 miliardi:
più del doppio di quanto perso
in tutto il 2006 (-17,86 miliardi).
Una voragine generata
esclusivamente dai fondi di diritto
italiano, che nei primi dieci
mesi del 2007 hanno visto i riscatti
superare le nuove sottoscrizioni
per oltre 45 miliardi (il
bilancio dei fondi di diritto estero
è positivo per 4,7 miliardi).

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Insomma, il governo è chiamato
a un intervento immediato per
salvare l’industria italiana del
gestito. Come ha più volte sottolineato
il governatore della Banca
d’Italia Mario Draghi, supportato
dal Comitato Piazza Finanziaria
(l’organismo presieduto
dal viceministro dell’economiaRoberto
Pinza), bisogna eliminare
gli svantaggi fiscali che
penalizzano l’italiano rispetto
all’estero. Ma è fondamentale
farlo subito, con un emendamento
alla Finanziaria.

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