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Volatilità impazzita, si contrae del 30% ai minimi da agosto 2017

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La volatilità è impazzita sui mercati: dopo essere salita fino a 50 punti in concomitanza con il flash crash dei mercati di inizio settimana, oggi l’indice misurato da CBOE è in calo di 30% da quei massimi e scambia ora ai livelli più bassi da agosto 2017.

Sembra dunque che le rassicurazioni dell’amministratore delegato di CBOE sul fatto che le massicce attività di trading al ribasso sul VIX hanno funzionato a dovere, non hanno colto nel segno. Secondo Edward Tilly le strategie per posizionarsi short in modo massiccio “hanno subito un colpo duro, ma sono tutt’altro che defunti” e CBOE non dipende dai trader che fanno affidamento sui veicoli di investimento che speculano al ribasso sulla volatilità.

Intervenuto per chiarire quanto avvenuto lunedì scorso, quando diversi trader anche retail hanno visto evaporare i propri investimenti dopo la chiusura di alcuni fondi ETF che vanno short sulla volatilità, tra cui il popolare XIV, il manager non è stato evidentemente abbastanza convincente.

“Il VIX ha continuato a funzionare così come gli ETP a esso legati”, ha cercato di spiegare Tilly, aggiungendo che “chi aveva posizioni lunghe ci ha guadagnato e chi invece aveva speculato al ribasso ha sofferto” dopo l’incremento giornaliero maggiore mai registrato dalla volatilità.

“Come abbiamo già sottolineato in passato, se si tiene conto di tutte le strategie di trading e asset class, c’erano 22 mila miliardi di posizioni short legati all’indice della volatilità”. I prodotti e le strategie disegnate per rispondere alla bassa volatilità si sono rivelati strumenti efficaci, secondo Tilly. “Non è un tentativo di minimizzare l’impatto che il fenomeno ha avuto sugli investitori, ma piuttosto di aiutare a fare un passo indietro e guardare alle implicazioni di mercato in generale”.

“Le attività di trading nei nostri prodotti sono state ordinate e liquide e nel complesso hanno funzionato come previsto”, ha spiegato l’amministratore delegato di CBOE durante la call con gli analisti, aggiungendo che la pioggia di vendite sui mercati deve essere “un’opportunità per insegnare agli investitori qual è il modo migliore per puntare su questi prodotti associati alla volatilità”.

“Il 2018 è stato caratterizzato da una tendenza particolare, che ha visto gli investitori esporsi maggiormente in questi prodotti, presumibilmente perché speculare al ribasso sulla volatilità è stato un investimento redditizio negli ultimi anni”. Per questo motivo Tilly è convinto che l’attività di trading in questione “continuerà a essere una strategia popolare nonostante gli eventi dell’ultima settimana”.

In fondo, dopo tutto “gli investitori istituzionali hanno una miriade di altre soluzioni per shortare la volatilità, dall’acquisto di opzioni put all’investimento al ribasso sugli ETP che vanno lunghi sul VIX, strumenti che potrebbero riscontrare un interesse rinnovato”.