Società

Video mostra come media vi fanno il lavaggio del cervello

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LONDRA (WSI) – In soli quattro minuti un video riesce a mettere a nudo tutte le tecniche subdole con cui i media mainstream fanno il lavaggio del cervello. Le televisioni con la loro audience passiva e i giornali e i siti con le storie più scandalose che attirano lettori e clic: disastri, sesso e cronaca.

Un video educativo della serie “School of Life” dal titolo “Cosa c’è che non va nei media?” mostra come le televisioni e le grandi testte di informazione ditraggono il 99,99% della popolazione dai fatti che contano, favorendo l’élite dello 0,01% che controlla il potere, i soldi e le guerre del mondo.

Lo scopo dei pochi eletti è quello di continuare a mantenere il controllo delle ricchezze a disposizione in uno scenario distopico di Orwelliana memoria. “Siamo cresciuti con l’idea che i media sono educativi e ci insegnano cosa succede nel mondo intorno a noi”.

Niente rimane una priorità a lungo per i grandi media. Con notizie di esplosioni, epidemie, scandali a sfondo sessuale stuzzicano le fantasie degli utenti, illudendo il pubblico di essere tra i “normali”. Anche la semantica è rivelatrice. Le informazioni si chiamano “news” in inglese, perché i media sono ossessionati da quello che è nuovo, che dovrebbe avere maggiore importanza di quello che non lo è.

Appena passato l’interesse virale iniziale, la notizia passa in fretta nel dimenticatoio e non abbiamo aggiornamenti. Le notizie pretendono di darci le informazioni di cui abbiamo bisogno ma coprono solo quanto accaduto nelle ultime 24 ore. A volte i media pubblicano analisi fatte bene o reportage di denuncia, ma solo una manciata di lettori o spettatori presta attenzione. Perché sono contenuti giudicati troppo ‘seriosi’.

I media sono ossessionati inoltre dall’idea di dover rendere una storia eccitante per forza. Come se fosse l’unica maniera di creare un’audience. Le celebrità di cui si parla sono poi quelle sbagliate, secondo The School of Life. Anziché parlare delle starlette, attori e altri VIP del mondo dello spettacolo, bisognerebbe parlare delle persone che stanno cambiando il mondo. E ci vuole più varietà.

Il calo dell’attenzione è un altro problema della società contemporanea e come i media fanno informazione non fa che accentuarlo. Così, conclude il video, non miglioriamo la nostra esistenza e il nostro sapere. Anzi, ne usciamo solo rintontiti.

I media sono liberi nella maggior parte dei paesi democratici, ma non funzionano come dovrebbero. Come dovrebbero essere allora? Come era già ai tempi di Platone, dovrebbero essere improntati in  modo da inseguire giustizia, verità e saggezza.

Il ruolo dei media dovrebbe essere quello di informarci su quello che succede nel mondo. Ma allora perché, dopo che trascorriamo intere giornate bombardati da notizie, siamo così disorientati, frastornati, sovraccarichi e non riusciamo a concentrarci sulle cose che veramente hanno importanza per la nostra civiltà e per il suo sviluppo sano e progressivo?