Economia

Usa, Alexandria Ocasio-Cortez sfida i super ricchi: tassa al 70-80%

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E’ passata alla storia per essere la più giovane deputata mai eletta al Congresso e ora Alexandria Ocasio-Cortez, la democratica newyorkese di origini portoricane, potrebbe essere l’artefice di una legge anti-paperoni.

Quando presidente degli Stati Uniti era Barack Obama fu Warren Buffett a spingere perché venisse imposta un’aliquota sui più ricchi come lui (Buffett rule) denunciando più volte come i ricchi americani pagano una quota inferiore sul reddito in tasse federali rispetto alla classe media, perché i guadagni sugli investimenti sono tassati meno degli stipendi. Negli Usa difatti 160 mila famiglie detengono il 90% della ricchezza del paese e da qui la Ocasio-Cortez rilancia una tassazione del 70% proprio a carico di questa fetta di super-ricchi. I proventi derivanti dalla tassazione andrebbero a finanziare un Green New Deal per portare a termine la transizione dai combustibili fossili alle energie rinnovabili. Secondo la Ocasio-Cortez, dalla super-tassazione potrebbero arrivare 720 miliardi di dollari in dieci anni.

Ma perché la Ocasio-Cortez propone una tassazione al 70 e non al 100%?

La risposta è che questo eliminerebbe qualsiasi incentivo a fare quello che fanno per guadagnare così tanti soldi, il che danneggerebbe l’economia. In altre parole, la politica fiscale nei confronti dei ricchi non dovrebbe avere nulla a che fare con gli interessi dei ricchi di per sé, ma dovrebbe preoccuparsi solo di come gli effetti di incentivazione cambiano il comportamento dei ricchi e di come questo influenzi il resto della popolazione.

Così scrive il premio Nobel Paul Krugman dalle pagine del New York Times, ricordando come la tassazione dei paperoni è stata ripresa da molti economisti in primis Peter Diamond, Nobel per l’Economia che insieme con Emmanuel Saez, esperto di diseguaglianze, ha ipotizzato una tassazione ideale dei super patrimoni al 73% oppure all’80% come suggerito da suggerita dalla macroeconomista e consigliera capo del presidente Obama sulle questioni economiche Christina Romer.