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UNA SETTIMANA RICCA DI DATI ECONOMICI

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La settimana comincia con alcuni dati economici importanti, che saranno sotto gli occhi degli operatori. I dati sui prezzi al consumo e sulle vendite al dettaglio dovrebbero confermare che l’economia americana rimane in un periodo d’oro. Gli investitori, pero’, continuano a rimanere in allerta sapendo che le previsioni sugli utili, insieme con l’incertezza legata al problema del Millennium Bug e le vendite di fine anno, potrebbero facilmente cambiare il clima.

Dopo una settimana altalenante, l’indice Nasdaq, ricco di titoli tecnologici, ha raggiunto venerdi’ in nuovo record di 3620,24, un rialzo del 2,8% per le ultime cinque sedute, grazie anche agli investitori che si sono lanciati sui titoli legati al sistema operativo Linux, e agli altri titoli legati all’Internet. Gli investitori sembravano infatti piu’ interessati ad inseguire nuovi trend tecnologici che a rimanere fedeli ai soliti nomi Intel (INTC) e Dell Computer (DELL).

Nel frattempo le Blue Chip dell’indice Dow Jones sono state guidate da titoli ciclici, legati al consumo e alle vendite al dettaglio. Molte, comprese General Electric (GE), Wal-Mart (WMT), Home Depot (HD), American Express (AXP) e Alcoa(AA) hanno concluso la settimana a nuovi massimi, grazie alla sensazione ormai diffusa che i consumatori siano in vena di acquisiti e che le economie mondiali presentino ovunque un’inflazione molto bassa.

La festa e’ stata rovinata da Coca-Cola (KO) i cui titoli sono caduti a seguito della notizia delle improvise dimissioni dell’amministratore delegato, da U.S. Bancorp (USB), e IBM(IBM). L’Indice Dow ha chiuso a 11224,7, una perdita del solo 0,5% per la settimana e a soli 100 punti dal record di agosto. A risentire maggiormente delle perdite e’ stato l’indice S&P 500 che e’ sceso dell’1,1% rispetto al record di 1443,3 raggiunto il venerdi’ precedente.

La settimana potrebbe aprirsi dunque all’insegna dell’incertezza, in quanto dopo la chiusura dei mercati di venerdi’ la Xerox (XRX) ha lanciato agli investitori un allarme sugli utili. Le buone notizie sull’economia, comunque, hanno influito positivamente sui mercato a reddito fisso. I dati sulla produttivita’ sono risultati positivi, spingendo leggermente verso il basso il costo unitario del lavoro e anche l’inflazione, calcolata sui prezzi all’ingrosso, rimane stabile.

I rendimenti sui treasury a 30 anni hanno registrato un ribasso del 6,16% rispetto ad una settimana fa. I titoli obbligazionari sono stati aiutati anche dai prezzi del greggio. Venerdi’ scorso, le Nazioni Unite hanno approvato un’estensione di 6 mesi per il programma “petrolio contro cibo” dell’Iraq. L’Iraq deve approvare il programma che gli estenderebbe l’autorizzazione a vendere greggio in favore di scorte umanitarie dal 12 dicembre all’8 giugno, dopo che l’esportazione di petrolio era stata fermata il 25 novembre.

Nel frattempo gli operatori del settore continuano a chiedersi se l’anno prossimo i tassi d’interesse continueranno a salire. Molti economisti ritengono che la Federal Reserve manterra’ i tassi ai livelli attuali, al prossimo incontro dell’Opena Market Committee previsto per il 21 dicembre; ma resta la preoccupazione per un possibile aumento a febbraio. ”Tutti sono ansiosi di sapere” , dice Paul Kasriel, capo economista americano di Northern Trust Company, ”se le ultime strette della Fed sono state sufficienti a rallentare l’economia”. Un segnale che l’economia potrebbe rafforzarsi piu’ di quanto la Fed voglia e’ l’aumento del credito bancario e dell’offerta di moneta. In altre parole, la gente prende in prestito e spende di piu’.

E il consumo, che conta per due terzi della crescita economica degli Stati Uniti, e’ una delle principali ragioni per cui l’economia continua a crescere. Martedi’ i mercati otterrano un importante indicatore quando, prima dell’apertura della borsa, si avranno i risultati sulle vendite al dettaglio. Gli economisti si aspettano un incremento dello 0,5% rispetto ai dati di ottobre, soprattutto perche’ i consumatori stanno acquistando piu’ auto. L’ aumento, se si escludono le auto, dovrebbe essere dello 0,4%. I dati dovrebbero mostrare che il consumo e’ forte, ma non ”eccessivo”, conferma John Youngdahl, senior money-market economist di Goldman Sachs. Martedi’ mattina verra’ reso noto anche l’indice dei prezzi al consumo e molti economisti si aspettano che il Cpi (consumer price index) di novembre dovrebbe mostrare un’inflazione sotto controllo, con un incremento dello 0,2%, lo stesso aumento di ottobre.

Giovedi’, inoltre, verranno dati i risultati sulla bilancia commerciale Usa. Molti economisti si aspettano che il deficit scenda leggermente rispetto ai 24,4 miliardi di settembre. Gli altri dati che dovrebbero essere resi noti questa settimana, tra cui due rapporti sulla produzione e sul mercato immobiliare non dovrebbero influenzare troppo i mercati. Il mercato immobiliare ha rallentato, ma rimane piuttosto robusto considerando gli aumentati tassi d’interesse.

Infine, segnaliamo le aziende piu’ importanti che questa settimana riporteranno gli utili trimestrali. Sono:

nel settore tecnologico Oracle (ORCL) che dovrebbe dare buone notizie martedi’; CMGI (CMGI) e Micron Technology (MU) che dovrebbe dare i risultati mercoledi’ e Adobe Systems (ADBE) e Jabil Circuit (JBL) giovedi’. Tra le aziende di prodotti di consumo, Best Buy (BBY) e Pier 1 Imports (PIR), annunceranno gli utili martedi’ e Bed Bath and Beyond e Circuit City Group, giovedi. Altri comunicazioni sugli utili da seguire vengono da Nike (NKE) e dalla Federal Express (FDX).

Sono previste anche parecchie Ipo (initial public offering), con un occhio particolare ai servizi di telecomunicazione e all’internet. La piu’ grande offerta viene da Infonet Sevices, un network simile a Global Crossing (GBLX) che raggiungge oltre 180 Paesi e serve societa’ multinazionali. L’azienda colloca sul mercato 51,3 milioni di azioni in una fascia di prezzo tra i 18 e i 21 dollari. Un altra Ipo da seguire e’ Tritel, che ha lanciato servizi digitali wireless su cinque mercati, Alabama, Georgia, Kentucky e Mississippi e Tennessee e si sta preparando ad offrire servizi basati sullo standard TDMA in altri cinque Stati. La societa’ collochera’ sul mercato 9,4 milioni di azioni in una fascia di prezzo compresa tra i 15 e i 17 dollari.