Società

Un altro M5S nei guai con la giustizia: Pizzarotti indagato

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ROMA (WSI) – Il primo sindaco della storia del Movimento 5 Stelle risulta nel registro degli indagati per abuso d’ufficio. Il primo cittadino di Parma, Federico Pizzarotti, e l’assessore alla Cultura Laura Ferraris sono indagati per la nomina di Anna Maria Meo a direttore generale del Teatro Regio e di Barbara Minghetti a consulente per sviluppo e progetti speciali.

Lo riporta oggi la Gazzetta di Parma, secondo cui anche altri tre membri del Cda della Fondazione Teatro Regio all’epoca delle nomine sono indagati per il medesimo reato. Pizzarotti è solo l’ultimo dei membri del MoVimento 5 Stelle, che ha fatto della lotta alla legalità e alla meritocrazia il mantra della sua politica, ad essere finito nei guai con la giustizia.

Prima di lui, si segnala per esempio il caso di Livorno, dove il sindaco Filippo Nogarin ha ricevuto un avviso di garanzia. Nogarin si è difeso sottolineando di aver ereditato una partecipata da 42 milioni di euro.

C’è tuttavia il rischio che l’iniziativa L’indagato del giorno” lanciata da Beppe Grillo nel suo blog si rivolti contro al MoVimento da lui fondato insieme a Gianroberto Casaleggio. Come ha sottolineato il comico Maurizio Crozza, il movimento “sta crescendo, sta diventando grande” ed è normale che governando capitino casi sospetti ed emergano problemi con la giustizia. Ancora nessun esponente del M5S è stato condannato.

“Quando accusiamo gli indagati del Pd accusiamo i fatti contestati: è inaccettabile il paragone tra quello che è accaduto a Livorno e il caso che riguarda il sindaco di Lodi che è in galera, con l’accusa di aver cercato di occultare le prove che dimostravano che un appalto era stato truccato e per il quale il M5S chiede le dimissioni. Mi sembra evidente che tra noi e loro c’è un abisso”, dice al Fatto Quotidiano Alfonso Bonafede, deputato del movimento.

“Una tegola a ridosso delle elezioni? No, nessuna brutta tegola. Gli altri partiti sono concentrati a convincere i cittadini che il M5S è come loro, ma non ci riusciranno perché la differenza è nella pulizia che facciamo e nelle proposte di legge che proponiamo”. Poi Bonafede contesta la frase di Pizzarotti che ebbe a dire che ‘per amministrare e risolvere problemi bisogna sporcarsi le mani‘: “Quella frase non è vera ed è sbagliata. Oggi io non difendo un nome, ma una linea: chi sbaglia paga”

“Sono tranquillo perché è un atto dovuto che rispetto pienamente. Era già emerso ci fossero indagini in corso in ragione degli esposti del senatore Pd Pagliari. Con la Procura consueto atteggiamento collaborativo. Il mio impegno continua senza esitazione”, ha commentato invece Pizzarotti.