Economia

Ue trova l’accordo sulla fine del roaming. Ma c’è un effetto collaterale

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BRUXELLES (WSI) – Trovato nottetempo u accordo tra i rappresentati dell’Europarlamento e i governi dell’Unione europea, riunitisi a Bruxelles, sul roaming e l’abolizione delle tariffe extra dal 15 giugno 2017.

E’ stata trovata l’intesa sui prezzi all’ingrosso che gli operatori si applicano tra di loro per offrire i servizi di roaming con la conseguenza che da metà anno telefonare da Milano a Roma costerà allo stesso modo se ci si sposta a Parigi per chiamare in Italia. La fine del roaming era una delle priorità del presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, per dimostrare che il mercato unico vale anche nel settore delle telecomunicazioni.

Nel dettaglio prezzi all’ingrosso di voce e sms caleranno  dal 15 giugno prossimo da 0.05 a 0.032 euro al minuto per la voce e da 0.02 a 0.01 euro per ciascun messaggio. Il  prezzo massimo per GB che gli operatori potranno applicare tra loro passerà dai 50 euro attuali a 7,7 euro, per scendere a 6 euro nel 2018, 4,5 nel 2019, 3,5 nel 2020, 3 nel 2021 e 2,5 nel 2020.

Gli esperti avvertono: occhio alle tariffe mobili, risaliranno

Dal Consiglio Ue assicurano che le tariffe all’ingrosso saranno il 90% più basse di quelle attuali. Ma gli analisti avvertono un grosso effetto collaterale insito nella decisione presa a Bruxelles. Dalle pagine de La Stampa Innocenzo Genna, giurista esperto in regolamentazione europea afferma:

“I prezzi delle tariffe mobili ricominceranno a salire, mentre alcuni operatori mobili chiuderanno e lasceranno il mercato (…) L’accordo riguarda in verità il prezzo massimo che può essere applicato tra operatori mobili per consentire il transito su di una rete estera da parte di un utente in roaming. Hanno fissato un prezzo all’ingrosso di 7,7 euro per Gb, un valore destinato a pesare come un macigno sugli operatori più piccoli e competitivi ma che potrebbe rivelarsi un problema diretto anche per gli stessi consumatori. In pratica la scomparsa del sovrapprezzo roaming avverrà solo per una parte del traffico all’estero”.

L’eurodeputato grillino David Borrelli inoltre getta un’ombra sulla reale convenienza dell’operazione:

“A causa delle elevate tariffe massime all’ingrosso i piccoli operatori difficilmente riusciranno a sostenere i costi per garantire il roaming zero a chi viaggia”.