Mercati

Ue: agricoltura, riforma per snellire le leggi

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

L’ufficio di Bruxelles della Camera di commercio di Napoli segnala la riforma della politica agricola comune.

Il processo di riforma della politica agricola comune, che ha avuto inizio a partire dal 2003, mira particolarmente a modernizzare e uniformare le singole Cmo (Common market organisation) che sono in vigore per ogni categoria di prodotti agricoli all’interno del mercato comune europeo. Riformare la Pac significa soprattutto semplificare la legislazione agricola ed eliminare l’eccessiva burocrazia che l’accompagna, altresì, sarà necessario migliorare la qualità dei testi legislativi, ridurre i costi per le aziende e gli Stati membri e, aumentare la trasparenza delle operazioni. Grandi passi sono stati compiuti dal 2003 ad oggi, rendendo possibile, fra l’altro, l’assegnazione dei pagamenti diretti agli agricoltori attraverso un sistema di pagamento unico, che, prevede un versamento per azienda agricola indipendente dalla produzione, e altresì permettendo una completa riforma dei settori dell’olio d’oliva e dello zucchero, nonché intraprendendo riforme anche nei settori del vino, e della frutta e verdura, che sono attualmente in corso d’opera, ed hanno aperto la strada a nuove riforme anche per altre categorie di prodotti. La futura Pac mira pertanto a preservare la bellezza ed armonia dei panorami agricoli ed allo sviluppo delle comunità rurali ma, in primo luogo, vuole garantire all’agricoltura europea, la possibilità di rimanere competitiva rispetto alle sfide imposte dalla globalizzazione dei mercati, che minano le produzioni agricole europee, che presto non saranno più protette da alcuna barriera tariffaria o quantitativa. Per rimanere competitivi, è necessario quindi, puntare sulla qualità e sulla specializzazione dei prodotti, ed anche investire nell’innovazione applicata alle produzioni agricole. La tecnologia può essere utile per migliorare l’efficienza e creare prodotti ad alto valore aggiunto, come sta succedendo a riguardo del mercato per le biomasse e le nuove tecniche di compostaggio, oppure l’innovazione può consistere nella possibilità di formare nuovi partenariati all’interno delle catene produttive o, di destinare le terre meno fertili ad altre attività, come quelle turistiche o d’allevamento. Un elemento portante della nuova Pac riguarda le future politiche per lo sviluppo rurale che prendono in considerazione uno specifico supporto indirizzato all’innovazione dei prodotti agricoli e all’innovazione dei processi e delle tecnologie applicati all’agricoltura. Altre importanti linee di supporto alle attività innovative in agricoltura derivano dal settimo programma quadro di ricerca e sviluppo che dispone finanziamenti a favore delle produzioni agricole sostenibili, alla sicurezza dei cibi e protezione dei consumatori, alla ricerca nel campo delle biotecnologie ed alle attività di preservazione della biodiversità.