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Turchia: Erdogan ordina sgombro, polizia carica

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ISTANBUL (WSI) – Mattinata drammatica a Istanbul in piazza Taksim, dove centinaia di poliziotti in tenuta anti-sommossa hanno prima cercato di rimuovere le battiere dei dimostranti, poi hanno risposto al lancio di molotove e pietre proveniente da parte dei manifestanti.

In fondo video shock di un poliziotto che spara e uccide un manifestante

Lacrimogeni e cannoni ad acqua

I poliziotti, con l’appoggio di blindati con cannoni ad acqua, hanno attaccato le barricate intorno alla piazza, facendo un uso massiccio di lacrimogeni per disperdere i pochi manifestanti sul posto. La polizia in un primo momento non pareva dirigersi verso il parco Gezi, dove è accampato il grosso dei manifestanti. In piazza si odono chiaramente i sibili dei lacrimogeni sparati dalla polizia.

Due blindati della polizia hanno sparato alcuni lacrimogeni sparando brevi getti con i cannoni ad acqua contro manifestanti che rispondevano lanciando bottiglie molotov, sassi e petardi dalle vie laterali.

Su Twitter: “Non si respira, lacrimogeni in piazza”

Incessante su Twitter il flusso di post presumibilmente pubblicati dalla piazza. I primi, con l’ausilio di foto scattate con i cellulari, denunciavano l’assembramento di forze di polizia intorno alla piazza. Poi, con il passare dei minuti, le testimonianze sul ricorso a lacrimogeni: dal balcone degli uffici della Afp viene fotografata una nube bianca, altre foto mostrano avvolta da lacrimogeni anche la palazzina del consolato tedesco. Cresce il numero di poliziotti che entrano in piazza Taksim, nei tweet emerge anche il passa parola che invita a tenere con sé bottigliette d’acqua per bagnare fazzoletti e foulard con cui resistere ai lacrimogeni.

La polizia avanza, alcuni tweet ironizzano sull’apertura di ieri del premier Erdogan: “Non aveva detto che incontrava i manifestanti? E ora ci manda la polizia?”. Qualcuno lascia la piazza e si rifugia nelle strade adiacenti. I manifestanti si organizzano, alcuni tweet descrivono un cordone umano che cerca di dispiegarsi in piazza per impedire l’avanzata delle ruspe che cercano di rimuovere le barricate.

Le immagini della tv turca, intanto, dopo le 9.00, mostrano decine di poliziotti che, levato il casco anti sommossa, si riposano un attimo.

Erdogan: “tolleranza zero”

Sono quattro le persone morte nelle proteste antigovernative iniziate il 30 maggio in Turchia, tre manifestanti e un poliziotto. E’ il bilancio fornito dal premier Recep Tayyip Erdogan, che ha definito i manifestanti “folli” e provocatori di disordini nel Paese.

Erdogan, ha annunciato che d’ora in poi sarà “tolleranza zero” con i manifestanti antigovernativi. “Questa questione è finita. Non avremo più tolleranza”, ha affermato davanti al gruppo parlamentare del suo partito islamico Akp poche ore dopo che la polizia ha preso il controllo di piazza Taksim

“Mi dispiace che la gente dica che sto agendo con troppa forza, ma questo è il ruolo di un premier nel suo Paese”, ha aggiunto. “Il 95% dei manifestanti di piazza Taksim – ha incalzato il premier in un discorso al Parlamento trasmesso in diretta anche da Al Jazeera e Al Arabiya – non conosceva neanche la piazza prima”. Secondo Erdogan “c’è un tentativo di distruggere la nostra economia e il nostro mercato azionario”.

“Mi dispiace ma il Gezi park è fatto per passeggiare, non per l’occupazione”, ha dichiarato il premier turco. “Voglio che tutti – ha aggiunto – capiscano il gioco che viene giocato e invito in particolare i dimostranti a evacuare. Me lo aspetto da parte loro, come primo ministro”.

Il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha detto oggi che i piani per la distruzione del Gezi Park andranno avanti. “Segheremo gli alberi di quel parco, saranno ripiantati in un altro posto” ha detto davanti al gruppo parlamentare del suo partito.
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Il governatore di Isanbul: non vogliamo sgomberare Gezi Park

Il governatore di Istanbul aveva assicurato che l’obiettivo delle forze dell’ordine non era lo sgombero di Gezi Park. “La nostra intenzione – ha detto il governatore, Huseyin Avni Mutlu – è di rimuovere i cartelli e le immagini dalla piazza. Non abbiamo altri obiettivi. Non toccheremo assolutamente nessuno a Gezi Park e a Taksim”. Poi, rivolto ai manifestanti, ha aggiunto: “Non vi toccheremo” e “da stamattina siete affidati ai vostri fratelli poliziotti”, invitando i suoi interlocutori a “guardarsi da possibili azioni di provocatori”.

Il vice premier turco: gli atti illegali non saranno più tollerati

“Gli atti illegali in Turchia d’ora in avanti non saranno più tollerati e qualsiasi cosa sara necessario fare nel rispetto della legge sara fatto”, ha detto invece il vice premier turco Bulent Arinc, riferendosi alle proteste antigovernative che da venerdì 31 maggio stanno scuotendo il Paese. “Tutte le azioni necessarie contro gli atti ìllegali saranno state compiute, e lo vedremo insieme, entro il fine settimana”.

Arinc ha parlato ieri sera a seguito di un incontro del governo, presieduto dal primo ministro Erdogan, di cui i dimostranti chiedono le dimissioni. Arinc ha lasciato intendere in modo implicito che l’occupazione di piazza Taksim a Istanbul, posto d’origine delle manifestazioni, e di altri luoghi dovrà avere fine entro la fine settimana.
(RaiNews24)