Economia

Trump su maxi piano infrastrutture: “presto in arrivo”

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Donald Trump ha rilanciato il piano di investimenti in infrastrutture, che “arriverà e arriverà presto” con un valore che potrebbe superare mille miliardi di dollari. Il presidente americano lo ha detto in occasione di una visita presso Kenosha, in Wisconsin. Il discorso ha valicato il problema del mancato accordo sulla riforma sanitaria, affermando che il piano di “riforma fiscale è in gran forma”, sebbene il segretario del Tesoro, Steven Mnuchin, abbia recentemente allontanato la deadline precedentemente fissata ad agosto per la sua approvazione. “Abbiamo il concept del piano” di riforma fiscale, ha detto Trump, “lo annunceremo molto presto”.

Il presidente Usa, poi, ha rilanciato il programma per il rinnovamento delle “infrastrutture fortemente impoverite” degli Stati Uniti, anche qui, in arrivo molto “velocemente”: “nuovi ponti, navi ed aeroplani saranno costruiti”. Trump ha poi dichiarato come il lavoro degli americani sarà centrale in questo piano, assicurando che “mani americane” andranno a costruire materialmente quanto promesso. In tal senso, il magnate ha poi annunciato l’arrivo di uno “storico” ordine esecutivo che aiuterà a proteggere il lavoratori americani dichiarando che “la politica del nostro governo è quella di promuovere aggressivamente e usare beni prodotti in America e di assicurare che manodopera americana sia assunta per compiere il lavoro”.

 

Mentre il presidente Usa rilancia le sue promesse, Goldman Sachs cita proprio le posizioni della Casa Bianca nell’annunciare come corresponsabili della chiusura di due “top trade” che puntavano sul futuro rafforzamento del dollaro. Una delle ragioni sta nel fatto che Trump ha detto chiaramente, in una recente intervista al Wall Street Journal, che pensa che il dollaro stia “diventando troppo forte” e che “questo alla fine farà male”. Se questa è la view dell’amministrazione, ha spiegato in una nota Zach Pandl, senior economist di Goldman Sachs, essa potrà influenzare il cambio in “una varietà di canali” compreso quelli delle “politiche commerciali e fiscali”.