Tassi di interesse pagina 86

Petrolio: saga continua, sfiorati minimi di 11 anni

Pesa rafforzamento dollaro e nuove cifre sulle scorte. Ormai secondo alcuni la fase ribassista toccherĂ  il fondo. Ora come ora, però “non ci sono motivi per comprare”.

Post Fed: la reazione dell’obbligazionario. Intanto Fitch taglia rating Brasile

“Mps Capital Service: “la reazione sul mercato obbligazionario si è di fatto scaricata in modo prevalente sul comparto biennale arrivato all’1%, massimo dal 2010, a fronte di calo del 10 anni questa mattina”.

Fed alza stime crescita Pil Usa per il 2016

In leggero rialzo le stime di crescita del Prodotto Interno lordo nel 2016 da parte della Federal reserve americana

Fed: tutti i vincitori e gli sconfitti

Nessuna sorpresa da rialzo dei tassi e forward guidance, ma chi ci perde deve incominciare a preoccuparsi. Ecco classi di bond e banche centrali che escono vittoriose.

“Fed salvi classe media con stessa urgenza con cui salvò le banche”

Contrariamente alla Bce di Mario Draghi, la Banca centrale di Janet Yellen non ha deluso i mercati. Dollaro sale e poi fa dietrofront, con l’euro che torna a superare quota $1,10

Fed, prima stretta dalla crisi: finisce era tassi zero

Yellen: rimandare l’appuntamento con la prima dal 2006, avrebbe rischiato di portare un ciclo di rialzi dei tassi troppo brusco. Mercati corrono.

Fed alza i tassi per la prima volta dalla crisi

Rimandare l’appuntamento con la stretta monetaria, la prima dal 2006, rischierebbe di portare un ciclo di rialzi dei tassi troppo brusco piĂą avanti.

Fed: una cosa è certa, provocherà default e volatilità

Il primo rialzo dei tassi della banca centrale Usa da quando è stato inventato l’iPhone porterĂ  grandi sbalzi sui mercati e altri bond spazzatura al default.

Parlano i gestori: rialzo tassi Fed non intaccherĂ  appetibilitĂ  titoli high yeld

Ad evidenziarlo in un’indagine condotta su un panel di 103 investitori istituzionali, la Investment View di NN Investment Partners

Fed, Bernanke: “Stretta sarĂ  lenta e graduale”

Secondo l’ex numero uno della banca centrale, c’è da essere ottimisti sulle prospettive di crescita Usa, ma attenzione ai “venti contrari in arrivo dall’economia globale”.